IL GRUPPO PREVEDE DI RIDURRE ANCHE GLI SPORTELLI DELL’ISOLA, CHE PASSEREBBERO DAGLI ATTUALI 119 A 89. IL “NO” DELLA FABI: “CI OPPORREMO ALLE USCITE OBBLIGATORIE”
Nuovi esuberi in vista per il Banco Popolare. Oggi il Gruppo ha aperto unennesima procedura, nellambito del piano industriale 2015-17/18 per gestire ulteriori 330 eccedenze di personale, concentrate in particolare sulle piazze di Roma e della Sicilia.
La lettera è stata consegnata oggi ai sindacati che così hanno 50 giorni di tempo per raggiungere un accordo che tuteli i lavoratori coinvolti.
In particolare, gli esuberi saranno così distribuiti: 70 in Sicilia, 60 a Roma e i restanti in tutta Italia. Il gruppo intende, inoltre, ridurre il numero di sportelli nellarea romana e siciliana, rispettivamente dagli attuali 61 a 55 e da 119 a 89.
Secondo i piani dellazienda, il personale in eccedenza dovrebbe essere traghettato sul Fondo di Solidarietà a partire dal 2015.
Siamo molto preoccupati per questa ennesima e inaspettata dichiarazione di esuberi, commenta Piero Marioli, Coordinatore FABI del Banco Popolare -. Il nostro obiettivo imprescindibile nellambito della trattativa sarà quello di sbarrare il passo a ogni eventuale richiesta della controparte di esodi obbligatori. Ci adopereremo, infine, per garantire le maggiori tutele possibili ai lavoratori in materia di mobilità territoriale e professionale.
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