Ballottaggi in Sicilia, il centrodestra sconfitto Il M5s perde Ragusa ma conquista Acireale

Due sconfitte che bruciano per il centrodestra unito: a Messina e a Siracusa, Dino Bramanti e Ezechia Paolo Reale avevano chiuso il primo turno in netto vantaggio. Ma due settimane dopo sono stati costretti ad alzare bandiera bianca: in riva allo Stretto lo tsunami si chiama Cateno De Luca, deputato regionale, che riesce a triplicare la percentuale di consensi di due settimane fa, volando oltre il 60 per cento. Si ritroverà a guidare Messina senza neanche un consigliere di maggioranza, visto che nessuna delle sue liste ha superato la soglia del 5 per cento. A Siracusa invece è Francesco Italia a tornare a palazzo Vermexio, negli ultimi cinque anni vice di Garozzo. Stavolta rientra da primo cittadino. Il centrosinistra – spaccato al primo turno quando il Pd ha sostenuto un altro candidato, Fabio Moschella – ritrova l’unità in tempo e batte il favorito Reale. 

Il Movimento 5 stelle incassa una sconfitta che fa male e un successo insperato. A Ragusa, primo capoluogo in Italia dove i pentastellati si ripresentavano alla luce di cinque anni di governo, il candidato Antonio Tringali (presidente del consiglio comunale uscente) non riesce a primeggiare. Il sindaco è Peppe Cassì, volto nuovo della politica ragusana, già molto popolare in città perché ex capitano della squadra di basket nel periodo di massimo splendore. Sostenuto da due liste civiche e da Fratelli d’Italia, ma anche da uno dei massimi esponenti di Forza Italia sul territorio, il parlamentare nazionale Nino Minardo.

Ma i pentastellati siciliani si consolano con la vittoria di Stefano Alì, ingegnere 56enne, ad Acireale, da dove viene anche la deputata regionale Angela Foti che ha fortemente voluto la candidatura di Alì. Che prevale sul candidato del centrodestra Michele Di Re, che però non aveva il consenso della Lega che sosteneva il pentastellato, seppur senza apparentamenti. Acireale viene da un commissariamento dopo l’arresto del sindaco uscente Roberto Barbagallo. 

Il centrodestra si deve accontentare del successo in tre Comuni più piccoli: a Partinico, dove nel derby interno al centrodestra l’architetto Maurizio De Luca ha nettamente staccato l’ex deputato nazionale vicino alla Lega di Salvini Pietro Rao; a Comiso, dove la candidata Maria Rita Schembari, sostenuta da tutto il centrodestra, vince di un soffio sull’uscente del Pd Filippo Spataro, diventando la prima sindaca nella storia del Comune ragusano; e a Piazza Armerina, dove Nino Cammarata, sostenuto anche da Forza Italia e DiventeràBellissima si avvia a diventare il nuovo sindaco.

Salvo Catalano

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