Ballarò, murales d’artista sulle facciate dei palazzi

Murales d’artista sulle facciate dei palazzi di Ballarò, il pittoresco e variopinto mercato palermitano, in un progetto in progress che parte dal basso e che coinvolge i cittadini. Sono per ora cinque gli artisti che stanno lavorando sulle piattaforme aeree sparse all’Albergheria per realizzare le loro opere di street arts, come già avvenuto nel quartiere Borgo Vecchio e come avviene in tutte le grandi città europee da Bruxelles a Madrid, da Parigi a Praga. Vortice di pesci, il colibrì, Franco Franchi, la gente del mercato, Santa Rosalia: sono i primi grandiosi “quadri di strada” che colorano facciate di anonimi condomini o mura tra edifici cadenti. Gli artisti, che si possono vedere in questi giorni sporchi di vernici pennellare a 15 metri d’altezza per definire le proprie opere, sono Alessandro Bazan, Igor Scalisi Palminteri, Andrea Buglisi, Angelo Crazyone e Fulvio Di Piazza.

«L’idea è nata dopo la realizzazione di San Benedetto il moro – dice Scalisi Palminteri – Con la confraternita dei fornai pensavamo di raccogliere soldi e coinvolgere pittori amici per realizzare altre opere a Ballarò. Poi abbiamo avuto il supporto di Francesco Galvagno, imprenditore illuminato, che ci ha dato dei finanziamenti per l’affitto delle piattaforme aeree, la realizzazione di un documentario di Salvo Cuccia sul lavoro degli artisti mentre creano le opere, e della ditta Piazza che ci ha fornito le vernici per i murales. Questa è un’operazione che vuole incidere sul territorio, sulla riqualificazione della zona. Un progetto che coinvolge gli abitanti. Molti condomini hanno offerto le loro facciate per realizzare le opere».

Galvagno, patron della Elenka che produce ingredienti per gelaterie e pasticcerie, ha realizzato Elenk’art che promuove l’arte con il progetto della residenza d’artista. Supporto all’iniziativa è stato dato anche dalla Prima circoscrizione col presidente Massimo Castiglia e soprattutto col consigliere Salvo Imperiale, conoscitore dell’Albergheria e dei suoi abitanti. «Quando finiranno le opere – dice Imperiale, indicando l’enorme San Benedetto che sovrasta il campetto di calcio in erba sintetica che ha fatto costruire in via Albergheria – sarebbe bello che l’amministrazione comunale realizzasse un’illuminazione adeguata per far risaltare i murales e che lo Iacp si attivasse per la risistemazione e la pulizia delle terrazze di largo Gerbasi». Un abitante del quartiere sposta lo sguardo dal “Vortice di pesci” e indica le antiche mura che partono da piazza Porta Sant’Agata, ai cui piedi sono ammassati elettrodomestici, materiale di risulta, mobili rotti: «Vengono di notte a scaricare i camion. Devono mettere le telecamere, fare passare le pattuglie. Questo mercato ormai fa parte dell’itinerario turistico della città. Va curato».

(fonte: Ansa)

Redazione

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