Un piccolo passo in avanti per un’opera attesa ormai da oltre trent’anni. Lo scorso 20 dicembre sono state pubblicate da Anas le determine di approvazione dell’aggiudicazione per i quattro lotti in cui è stata suddivisa l’autostrada Ragusa-Catania. Il progetto prevede l’ammodernamento dell’attuale itinerario lungo l’asse delle strade statali 514 e 194, con l’obiettivo di realizzare un’arteria a carreggiata separata con due corsie per senso di marcia per quasi 70 chilometri. Il primo lotto, per un valore di 219 milioni di euro, è andato alla multinazionale delle infrastrutture WeBuild Italia, colosso che fino al 2020 aveva il nome di Salini Impregilo. Il lotto in questione, stando al bando, avrà dei tempi tecnici di realizzazione di 1095 giorni e riguarda la tratta che inizia dallo svincolo 1 della strada statale 115 fino alla provinciale 5. WeBuild è la stessa azienda impegnata anche nei lavori per la nuova linea M4 della metropolitana di Milano, opera che sarà completata entro il 2024 e avrà come capolinea l’aeroporto di Linate.
Il lotto 2 della Ragusa-Catania, invece, vale 277 milioni di euro, ed è stato aggiudicato alla ICM di Vicenza, gruppo della famiglia Maltauro. Cognome, quest’ultimo, finito al centro delle cronache giudiziarie non solo per l’arresto dell’imprenditore Enrico Maltauro nell’ambito della vicenda per le gare d’appalto di Expo 2015, ma legato a doppio filo con la Sicilia per la realizzazione di alcune tratte della metropolitana di Catania – da cui poi nacque un processo – e del centro commerciale Etnapolis, anche quest’ultimo finito sul tavolo della procura all’interno dell’inchiesta Iblis. Il lotto 3 dell’arteria che collegherà Ragusa a Catania è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo d’impresa composto da Rizzani de Eccher, con sede in provincia di Udine, e da Manelli impresa, con base a Monopoli, in provincia di Bari. Valore del lotto 235 milioni di euro.
Infine il lotto 4 per 369 milioni di euro. Anche in questo caso l’aggiudicazione di Anas, con la modalità dell’offerta economicamente più vantaggiosa, è andata a un raggruppamento temporaneo d’imprese composto da Cosedil, Fincantieri Infrastructure e D’Agostino Costruzioni Generali. Società campana, quest’ultima, che ha acquisito la Tecnis, ex ammiraglia delle costruzioni degli imprenditori etnei Domenico Costanzo e Concetto Bosco. Il patron Angelo D’Agostino da febbraio 2020 è anche presidente della squadra di calcio dell’Avellino. A novembre dello scorso anno per lui è scattato un sequestro preventivo da quasi due milioni di euro nell’ambito di un’inchiesta della guardia di finanza per una presunta frode fiscale legata a una indebita compensazione di imposte con crediti inesistenti. Accuse che l’imprenditore irpino, impegnato a Catania con dei cantieri per la metropolitana, ha sempre rimandato al mittente. L’impresa campana è anche l’aggiudicataria della gara, dal valore di 116 milioni di euro, per gli interventi lungo la strada statale 115 tra Vittoria e Comiso. Appalto in cui collaborerà con le aziende Maeg Costruzioni e Lombardi ingegneria.
«L’aggiudicazione da parte di Anas dei quattro lotti esecutivi nei quali è articolato l’appalto per la realizzazione dell’autostrada Ragusa-Catania è un passo avanti importante – ha commentato con una nota stampa il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – Seguiremo con attenzione l’iter dell’opera che risponde a una decennale necessità di infrastrutture per la crescita dell’economia di quella parte della Sicilia e per il diritto alla mobilità dei siciliani. Dare alla nostra Isola una rete viaria completa, moderna ed efficiente resta una delle priorità del mio governo». Il costo complessivo dell’opera è pari a 1 miliardo e 434 milioni di euro, tra fondi regionali e risorse Anas.
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