Aurelio Mazzara, da Palermo alle fogne di New York «Puntare su se stessi senza tralasciare la pratica»

Nel nostro viaggio alla scoperta dei professionisti palermitani lanciati nel mercato del fumetto internazionale incontriamo Aurelio Mazzara. Autore Classe 1984, è un disegnatore attivo da quindici anni nel mondo dell’editoria a fumetti. Oggi marito e padre, ci racconta come ha realizzato il suo sogno d’infanzia. «Mentre ero ancora studente alla Scuola del Fumetto, ho iniziato a disegnare storie per Dinofroz magazine della Giochi Preziosi e per Capitan Novara. Da anni disegnavo già super eroi e il mio sogno era lavorare per la Marvel disegnando Spider-Man». Desiderio esaudito nel 2017 quando Marvel Press, il settore di libri per ragazzi della Marvel, lo contatta chiedendogli una semplice illustrazione di Spider-Man. «Gliene mandai due e una settimana. Dopo ho iniziato a lavorare per la collana Five minutes stories: Spider-Man, realizzando successivamente sei storie del personaggio”, ci racconta parlando della propria esperienza: «Questo è un mondo in cui le false partenze sono all’ordine del giorno, bisogna solo non scoraggiarsi», afferma oggi a ragion veduta, insegnando gli stili del fumetto horror e lo studio delle cover agli aspiranti fumettisti oltre a continuare il proprio lavoro con la Marvel.

Per la casa editrice americana ha disegnato anche una storia, con ospiti i Guardiani della Galassia, sulla collana Avengers Storybook collection e recentemente ha realizzato anche il volume World of reading: this is Miles Morales, proprio prima dell’oscar per l’animazione a Spider-Man: Un nuovo universo. Quando gli chiediamo se il suo sia un caso lavorativo isolato lui risponde che “Internet oggi risolve il problema delle distanze, permettendo di lavorare da casa anche con gli Usa, ma per riuscirci educazione e umiltà sono essenziali”.

«Bisogna continuare costantemente a fare provini senza mai scoraggiarsi, così come andare alle fiere di settore è importante perché rappresenta un momento di incontro con gli editor e permette di restare aggiornati su questo mondo, una dimensione che è necessario conoscere se si vuole entrarne a far parte perché in questo lavoro la curiosità è fondamentale. Bisogna dare la priorità a ciò che piace”, raccomanda ai futuri lavoratori del settore. Ha infatti avuto occasione di scegliere i propri lavori, come per esempio le cover e le storie disegnate per Quincredible dell’americana IDW.

«Amo il concetto del supereroe in tutte le sue sfaccettature, soprattutto quando posso dedicarmi a temi delicati e non convenzionali come questo» ammette ripercorrendo con noi i passi che lo hanno portato al successo. «Ad un certo punto, per problemi economici, avevo smesso quasi del tutto di disegnare concentrandomi su altri lavori, ma ricevetti la mail di un editor della casa editrice americana IDW, con cui avevo già lavorato su kung fu panda e skylanders. Un messaggio con una sola parola: TMNT». Infatti nel 2016 Aurelio disegna le Tartarughe Ninja in volume mash up sulle varie incarnazioni dei quattro protagonisti, uscito al comicon di San Diego e scritto da Tom Waltz, attuale autore della testata ufficiale americana.

«Oggi gli editori americani vengono a reclutare direttamente in Italia e io ho avuto la fortuna di incontrare C. B. Cebulsky a Mantova», rivela. Aurelio raccomanda ai giovani disegnatori di «trovare sempre il modo di interpretare ciò che gli editor chiedono», tendendo a precisare che non è tutto oro ciò che luccica: «Ho passato intere fiere fermo in fila per le portfolio review al Comicon di New York» afferma ricordando le nove ore passate in coda anche a Lucca Comics & Games. «Anche quando sembra difficile riuscire non bisogna arrendersi perché le brutte esperienze arrivano sempre». È secondo lui «puntare su se stessi cercando di non tralasciare mai la pratica, anche quando la quotidianità chiede tempo, producendo costantemente anche per internet» ammette dovendo coadiuvare il mestiere di disegnatore con l’essere padre e marito.

“Non arrendetevi anche quando sembrerà impossibile riuscire. Quando tutte le porte vi saranno state chiuse in faccia, perseverate. E soprattutto fate tesoro delle critiche ricevute” ricorda a chiunque volesse diventare un disegnatore di fumetti, ponendo l’accento sulla determinazione necessaria per andare avanti in questo come in qualsiasi altro lavoro.

Francesco Lodato

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