Aumenti Irpef, rimandata la decisione I consiglieri: «Colpa dell’amministrazione»

Salasso rinviato per i catanesi: il consiglio comunale ieri non ha votato la delibera comunale che porta l’addizionale Irpef all’otto per mille, il massimo consentito dalla legge. Ma, in una seduta durata oltre cinque ore, per una volta l’assenteismo dei consiglieri non è responsabile dell’improduttività. La proposta di rinvio è arrivata intorno a mezzanotte da parte dell’assessore al bilancio Roberto Bonaccorsi per «esaminare gli emendamenti». Che erano stati presentati tra aspre polemiche all’interno di una corrispondenza d’intenti tra maggioranza e opposizione. Lo scopo, per Vincenzo Castelli, presidente della commissione alle finanze, è «introdurre degli scaglioni come previsto dall’articolo 53 della Costituzione, ed esentare i redditi poveri dal pagamento dell’addizionale».

«Il ragioniere generale dimentichi i conti che ha fatto, perché i conti si fanno con l’oste, e l’oste è il consiglio comunale». Puccio La Rosa, consigliere comunale di Futuro e libertà, ha rivolto il suo disappunto a Giulio Santonocito, ragioniere generale e responsabile del provvedimento d’aumento dell’Irpef. E poi ha abbandonato l’aula con il suo gruppo consiliare, subito dopo il voto che sanciva il rinvio della decisione sull’aumento della tassa comunale.

Tra un Saro D’Agata «esterrefatto, mai in vent’anni di consiglio ho assistito a una amministrazione che scappa», un Manfredi Zammataro che invita l’amministrazione a «smettere di imitare Bruno Vespa con i plastici e pensare a governare la città», e uno scatenato Francesco Navarria che urla «andate via per l’imbarazzo di non avere una maggioranza a votare l’atto», il consiglio a maggioranza relativa – tredici consiglieri su ventiquattro – decide per il rinvio.

Solo a mezzanotte si discute dell’introduzione, con aumento del 10 per cento delle tariffe, della Cosap, un nuovo canone per l’occupazione del suolo pubblico che va a sostituire la Tosap. «È sempre la stessa cosa, ma con il cambio da tassa a canone ci consentirà di modificare più agevolmente le tariffe in futuro», spiega Bonaccorsi. Il quale, come da prassi consolidata, si trova a relazionare sulle nuove stangate solo a pochi consiglieri comunali: da ventiquattro si sono ridotti a dodici, con solo la Destra al completo. «Si metta ai voti l’emendamento che prevede l’abolizione della Cosap per le onlus», annuncia il presidente del consiglio Marco Consoli all’una e un minuto. Che subito dopo – prevedibilmente – annuncia: «La seduta è rinviata di un’ora per mancanza del numero legale, ci si aggiorna alle ore due e un minuto». Ora in cui, in consiglio comunale, non si presenta nessuno. Adesso, sta alla conferenza dei capigruppo decidere una nuova data.

 

[Foto di Leandro’s world tour]

Leandro Perrotta

Recent Posts

Europee, il dilemma di Cuffaro. Tutti in cerca dei voti dell’ex governatore ma in pochi vogliono andare in Europa con lui

Le elezioni europee sono ormai alle porte, i giochi sono fatti, le alleanza strette o…

2 ore ago

Linguaglossa, motociclista cade in un dirupo: recuperato dai vigili del fuoco

I vigili del fuoco del distaccamento di Riposto del Comando Provinciale di Catania sono intervenuti…

11 ore ago

Ragusa, incendio in un garage a Pedalino

Incendio in un garage a Pedalino, frazione di Ragusa. Sul posto sono operative due squadre…

18 ore ago

Ladro bloccato nella sede del Giornale di Sicilia a Palermo

Un ladro è stato bloccato nei locali del Giornale di Sicilia, a Palermo. È successo la scorsa…

19 ore ago

Siccità, domani il governo nazionale discute dello stato di emergenza alla Sicilia

Il Consiglio dei ministri esaminerà domani pomeriggio la richiesta avanzata dalla Regione per la dichiarazione…

19 ore ago

Il tessuto vegano che dà «una seconda vita agli scarti delle arance e delle pale di fichi d’India»

Produrre un tessuto spalmato dagli scarti delle arance e delle pale di fichi d'India. È…

22 ore ago