Si è rinnovata anche quest’anno, ad Augusta, la celebrazione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Nel corso della cerimonia, svoltasi in piazza Castello e presieduta dalla sindaca Cettina Di Pietro, dalle autorità militari e religiose, e dai club service, alcuni militanti del Coordinamento per la smilitarizzazione e la tutela di Punta Izzo sarebbero stati allontanati dai carabinieri.
«Eravamo lì per lanciare un messaggio di pace, in silenzio e in modo rispettoso – spiega a MeridioNews l’attivista Gianmarco Catalano – sin dall’inizio della manifestazione, ci eravamo accorti di essere sorvegliati a vista dai carabinieri e dalla Digos. Mentre parlava il primo cittadino, ci siamo posizionati in prima fila, accanto alle scolaresche, e abbiamo srotolato la bandiera della pace; subito dopo i carabinieri ci hanno bloccati e braccati, a me hanno tentato di tirarmi dallo zainetto, poi non riuscendoci mi hanno spintonato via con la forza». «Perché questa reazione? C’è scritto pace nella bandiera», aggiunge un insegnante presente.
L’obiettivo degli attivisti sarebbe stato quello di opporsi, rispettosamente, a una ricorrenza dove «viene sempre rinnovata la retorica delle missioni di pace all’estero, che secondo noi sono guerre vere e proprie, che procurano effetti devastanti. Visto che anche loro parlano di pace – aggiunge Catalano – non vediamo il motivo per cui una bandiera coi colori dell’arcobaleno abbia dato così tanto fastidio. Un atto di censura quello compiuto nei nostri confronti, rispetto a un messaggio di pace diverso da quello che viene propinato ogni quattro novembre, che tranquillamente volevamo lanciare in quella piazza, senza alzare la voce né fare uso di violenza, ma semplicemente godendo del diritto di libertà di espressione».
Al termine dell’evento tanti sarebbero stati i cittadini che avrebbero espresso solidarietà ai militanti, «addirittura anche un militare ha detto che non c’era nulla di male nell’esporre una bandiera di pace e che non c’erano gli estremi di una adunanza sediziosa che avrebbe potuto interrompere la cerimonia». Raggiunti telefonicamente, i carabinieri del comando di Augusta non hanno né smentito né confermato quanto accaduto.
Il coordinamento, a giugno ha lanciato la campagna Punta Izzo possibile, per chiedere la smilitarizzazione dell’area di Punta Izzo, dove si trova un poligono militare attualmente fuori uso e non bonificato.
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