Sono cinque le persone indagate con l’accusa di rapina ai danni di un pensionato di Mussomeli, in provincia di Caltanissetat. Per tutte il giudice per le indagini preliminari ha disposto misure cautelari: un 26enne del posto è finito in carcere, mentre due donne – madre e figlia di 43 e 25 anni – sono state posta ai domiciliari. Obbligo di presentazioni due ragazze da poco maggiorenni.
Stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, a gennaio scorso la vittima sarebbe stata attirata con avance sessuali da una delle donne coinvolte. Giunto all’interno di un’abitazione è stato aggredito dall’uomo armato da un coltello ed è stato costretto a consegnare il portafogli con all’interno seicento euro. Il rapinatore, dopo l’aggressione, è scappato via.
Le donne, in prima battuta, hanno sostenuto di essere state a loro volta spettatrici passive dell’accadute, praticamente delle vittime, tuttavia gli investigatori hanno capito che in realtà le cose sono andate diversamente. «Una storia di ordinaria miseria, non soltanto economica, in cui i disagi personali di vittima
e carnefici si intrecciano e si mescolano, nel tentativo ciascuno di fare leva sui vizi e sulle
debolezze dell’altro, con esiti di unanime soccombenza», ha scritto il gip nell’ordinanza con cui ha disposto le misure cautelari.
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