Attentatore Berlino, nuova ipotesi degli inquirenti «Amri voleva raggiungere una donna a Palermo»

Voleva raggiungere una donna a Palermo, Anis Amri, il terrorista tunisino autore della strage di Berlino ucciso in un conflitto a fuoco con due poliziotti a Sesto San Giovanni (Milano). È l’ipotesi degli inquirenti milanesi, anticipata dal Tg3 e confermata da fonti qualificate.

L’uomo avrebbe voluto quindi raggiungere la Sicilia e in particolare il capoluogo, dove ha trascorso alcuni periodi di detenzione e dove aveva conosciuto una donna siciliana con cui aveva avuto una frequentazione. Stando a quanto ricostruito dalle indagini della Digos, coordinate dal pm Alberto Nobili, alla guida del dipartimento antiterrorismo, Amri l’aveva conosciuta durante un permesso di uscita in uno dei suoi periodi tra il 2011 e il 2015. 

E i due, che avrebbero avuto anche una relazione, sarebbero rimasti in contatto fino ai mesi scorsi, anche tra settembre e novembre quando il tunisino era già in Germania. La donna, però, sentita a verbale dagli investigatori, ha negato di essere mai stata a conoscenza dei piani di fuga di Amri dopo la strage e ha detto di non sapere nulla sul fatto che lui la volesse raggiungere in Sicilia. Pare anche, tra l’altro, che Amri nei suoi anni trascorsi in Italia avrebbe avuto l’obiettivo di sposare un’italiana per ottenere così la cittadinanza.

Arrivato in Italia dopo la strage, Amri è passato per Bardonecchia, per la stazione di Torino Porta Nuova e poi, sempre in treno, nella notte tra il 22 e il 23 dicembre scorso è arrivato alla stazione Centrale di Milano. Ha chiesto informazioni a un passante sulla possibilità di prendere un bus verso sud, per Roma o Napoli, e gli è stata indicata la stazione di Sesto San Giovanni come punto di partenza degli autobus. Il suo obiettivo, stando alle verifiche degli inquirenti, sarebbe stato quello di raggiungere la Sicilia.

Redazione

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