Attacco ai regionali per salvare la casta

In Sicilia c’è il rischio che passi la filosfia del duo Monti-Fornero: fare pagare ai lavoratori, e solo a loro, i costi della revisione della spesa pubblica.  E’ una denuncia diretta quella che arriva dall’Ugl, alla vigilia dell’incontro con il neo-assessore alle Autonomie locali, Nicola Vernuccio, che per domani mattina alle 9 ha convocato tutti i sindacati per dicutere di “tematiche relative al personale regionale”.

“Non mi pare si stia facendo nulla per intervenire lì dove si annidano gli sprechi veri, dai consulenti, alle auto blu, e a tutti i costi ingiustificati della poltica ” dice a LinkSicilia,  Ernesto Lo Verso,  segretario del Comparto Dipendenti Regionali dell’Ugl. “La sensazione è che si voglia fare pagare ai dipendenti regionali il conto salatissimo di una gestione dissennata della politica. Quella della spending review è un faslo problema, un alibi per coprire i veri sprechi. Che dire ad esempio, della nomina di dirigenti esterni all’amministrazione, o di assessori scelti fuori dal Parlamento nonostante i costi aggiuntivi?”. 

E poi i numeri: “Si continua a dire, paragonando i dati con quelli delle altre regioni, che in Sicilia ci sono troppi dipendenti regionali. Ma sono numeri che vanno analizzati, se no si tratta solo di una campagna di aggressione gratuita e strumentale”.

Cosa dicono i numeri? Quelli forniti dall’assesorato regionale all’Economia parlando di 16.964 dipendenti. Al netto delle funzioni statali svolte dalla Regione, il personale per funzioni proprie è di 5.148 unità. La restante parte, pari a 11.105, unità, è destinata allo svolgimento di funzioni statali, di cui:

  • Motorizzazione e genio civile: 1643
  • Uffici, Ispettorati del Lavoro, Centri per l’impiego: 2687
  • Sovrintendenza BBCC, musei, parchi archeologici: 2971
  • Corpo forestale, Aziende Foreste: 1461
  • Demanio marittimo: 84

Con il personale pari a 5148 unità, la Regione si colloca al quarto posto come personale addetto per abitante.

“Lo ripeto- conclude Lo Verso- non vorremmo che tutto questo accanimento contro i dipendenti regionali servisse solo a coprire la volontà di mantenere i privilegi della casta e a ripetere in Sicilia quello  che sta succedendo a Roma, dove si annuncia il licenziamento di 11 mila dipendenti statali, che pagheranno il prezzo di sprechi e privilegi della classe politica”.

 

 

Antonella Sferrazza

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