Attacchi hacker al Gazzettino di Sicilia «Sito irraggiungibile per 12 giorni di fila»

«Dodici giorni di fila, sempre negli stessi orari». Il Gazzettino di Sicilia, quotidiano online regionale, non ci sta e si rivolge alle autorità, denunciando anche pubblicamente quanto accade ai propri server ogni giorno dallo scorso 25 gennaio. «Se il problema fosse un attacco hacker nei confronti di una testata giornalistica – dice il direttore del giornale, Angelo Scuderi – non sarebbe neanche notizia, ma il perpetrarsi di questi attacchi non può passare sotto silenzio. Spesso fenomeni simili non vengono denunciati, noi siamo convinti che un’azione di legalità parte anzitutto dai comportamenti individuali».

Per lunghi periodi di tempo che vanno dalle tre alle otto ore al giorno, infatti, la pagina del quotidiano è stata irraggiungibile dai propri lettori. «La mafia non c’entra niente – continua Scuderi – c’entra la mafiosità con cui gli attacchi vengono sferrati. Immaginate cosa si direbbe se per dodici giorni di seguito venisse messa colla nel lucchetto di un negozio o se per dodici giorni di fila venisse manomessa la tipografia del Giornale di Sicilia o di qualsiasi altro organo di informazione».

«Esprimiamo vicinanza al Gazzettino di Sicilia e a tutti i colleghi dell’online, perché questa è una minaccia che colpisce tutti – aggiunge il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Giulio Francese – Ci siamo tanto concentrati in un periodo delicato come questo, con le elezioni alle porte, a problemi come quello delle fake news, sottovalutando forse questi rischi che ci pongono di fronte al problema della vulnerabilità della rete. Questa è una questione che ci interroga tutti e non possiamo ignorare, perché quando si colpisce in questo modo una testata per ridurla al silenzio si colpisce la libertà di stampa e il diritto del cittadino a essere informato».

«La maggior parte dell’informazione passa ormai attraverso internet e i social – dice Andrea Tuttoilmondo, presidente dell’Unci siciliano – Se volessimo fare un paragone forte, un tempo si facevano saltare le edicole, ora semplicemente si oscura un sito per non fare accedere la gente alla notizia. È fondamentale in questo senso che anche nella legislazione ci sia un passo avanti».

Gabriele Ruggieri

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