Dai mondiali polacchi di Bydgoszcz (Polonia) è arrivata una bella notizia per l’atletica leggera catanese: Filippo Randazzo, originario di San Cono, ha infatti tenuto fede alle promesse, conquistando venerdì scorso la medaglia d’argento nella gara di salto in lungo: una conferma importante per l’atletica italiana, che vede nel 21enne finanziere una delle grandi speranze per il futuro del nostro movimento. Un risultato significativo, giunto alla fine di un periodo tribolato: dopo aver ottenuto risultati importanti in inverno, infatti, Randazzo è stato costretto a uno stop di quasi due settimane tra maggio e giugno, a cui è seguito un percorso di riabilitazione.
Questo inconveniente, però, è stato brillantemente superato dall’atleta catanese che, nel corso delle qualificazioni alla finale, era addirittura il migliore con la misura di 8.04 metri: un solo centimetro dal suo primato personale. Randazzo non è poi riuscito a ripetersi in finale, dove l’ucraino Vladyslav Mazur si è imposto per soli sei centimetri di differenza: l’azzurro si è fermato a 7.98 metri, una misura che resta comunque di tutto rispetto. Il siciliano, nelle dichiarazioni post gara, non ha nascosto la delusione: «Potevo vincere, il primo posto era alla mia portata soprattutto dopo una qualificazione ottenuta facilmente. Ho raggiunto 7.98 al primo salto – ribadisce Randazzo – ma prima del terzo tentativo mi sono dovuto fermare a causa di una protesta. Durante l’attesa mi sono raffreddato e sono stato colpito da crampi, a causa della condizione fisica non perfetta». Questo ha portato a due tentativi nulli, due salti a 7.81 e 7.63 e a un ultimo nullo.
«La parola vice davanti a campione brucia, ma non ci sono scuse. Mi prendo questo argento, raggiunto grazie alla grande motivazione che mi ha accompagnato al rientro dall’infortunio». Il pensiero, dunque, va subito al futuro: «Riprenderò subito gli allenamenti – dichiara alla stampa – e la prossima settimana (questa per chi legge, ndr) voglio partecipare a un meeting che mi consenta di raggiungere la misura minima (8.15 metri) per partecipare ai Mondiali di Londra del prossimo agosto. Sarebbe il modo migliore di chiudere un 2017 ricco di soddisfazioni».
Idee chiare per l’atleta delle Fiamme Gialle, allenato da Carmelo Giarrizzo: classe 1996, Randazzo vanta già risultati di tutto rispetto. Selezionato per i Mondiali under 18 nel 2013, ha conquistato il bronzo agli europei juniores nel 2015: stesso anno in cui ha vinto il titolo italiano assoluto. L’argento appena conquistato sembra dunque il perfetto trampolino di lancio per un atleta che fa ormai parte del gotha italiano della disciplina e che, assieme a Marcel Jacobs, può essere considerato il degno erede di Andrew Howe: l’obiettivo dei Mondiali londinesi, forse, non è così lontano.
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