Richiesta di archiviazione respinta e – anzi – imputazione coatta per l’amministratore unico Antonio Ingroia, il governatore Rosario Crocetta e gli assessori competenti dell’epoca Antonino Bartolotta, Ester Bonafede, Dario Cartabellotta, Nelli Scilabra, Michela Stancheris e Patrizia Valenti. È la decisione che il gip di Palermo Lorenzo Matassa ha preso sulla vicenda giudiziaria della società Sicilia E-Servizi, come riporta il quotidiano Live Sicilia. Sulla partecipata – 51 per cento a capitale regionale, 49 per cento privato – pende un’inchiesta per presunte assunzioni illegittime. La società si occupa di infrastrutture informatiche e telematiche che fanno da collegamento tra pubblica amministrazione e cittadini.
I pubblici ministeri avevano chiesto l’archiviazione per il procedimento a carico di ignoti. Ma il giudice ha disposto l’iscrizione coatta nel registro degli indagati dei nomi coinvolti. Secondo Matassa, il lavoro degli inquirenti avrebbe messo in luce le specifiche violazioni della legge che prevedeva il blocco delle assunzioni. Un’operazione nella quale sarebbe individuabile il «dolo intenzionale» messo in atto dai vertici della partecipata – guidata oggi dall’ex magistrato Ingroia – e da quelli della politica regionale nonostante le assunzioni fossero state effettuate per evitare la paralisi della Sicilia E-Servizi. Sulla vicenda, è in corso un procedimento parallelo della Corte dei Conti.
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