«Alla fine dell’esame delle oltre quattromila domande arrivate, eliminando istanze multiple, istanze senza certificazione o con la certificazione non depositata, si è chiusa l’operazione partita due settimane fa e in atto abbiamo 2867 famiglie che avranno diritto all’assistenza alimentare da parte del Comune». Parole del sindaco Leoluca Orlando, che in conferenza stampa virtuale, insieme all’assessore alla Cittadinanza Sociale, Giuseppe Mattina, ha presentato i primi risultati ottenuti dopo gli sforzi messi in campo dall’amministrazione per fronteggiare le nuove sacche di povertà emerse con l’emergenza creata dal lockdown attuato per il contenimento del virus Covid-19.
Vecchi e nuovi poveri, che, alcuni già da qualche giorno, altri da ora, possono «accedere a 116 punti commerciali – come spiega sempre Orlando – a cui si andranno ad aggiungere anche le farmacie (si sta stipulando in queste ore un accordo con Federfarma ndr), con un sussidio che sarà erogato per un periodo di quattro settimane. L’accredito sulla carta viene fatto in automatico a inizio settimana e le somme possono essere spese anche in settimane diverse. Un intervento che serve per aiutare le fasce più deboli e che se fossi il legislatore nazionale trasformerei in legge per garantire cibo e farmaci a chiunque ne abbia bisogno. Questo è il vero welfare state. Pensate cosa sarebbe l’Italia e Palermo senza il reddito di cittadinanza, sicuramente peggio, ma dopo due o tre anni bisognerebbe trovare un lavoro, altrimenti lo Stato dovrebbe garantire la possibilità di mangiare e avere i farmaci, una sussistenza minima».
«Verificheremo in maniera attenta tutte le dichiarazioni – aggiunge Mattina – anche per essere sicuri che questi aiuti vadano realmente a chi ne ha bisogno. Inoltre questo sistema è collegato anche con quello dell’Inps e si andrà con l’esclusione automatica dei soggetti beneficiari dell’ammortizzatore sociale. Preferiamo dare settimane in più a chi non ha davvero niente, che aumentare il numero degli aventi diritto, fermo restando che i banchi alimentari continuano e continueranno a consegnare aiuti alimentari a chi ne fa richiesta». E non sono mancati, anche in questa occasione, incredibili casi di solidarietà e piccoli gesti di gentilezza: «Più persone hanno chiesto di non ricevere i buoni perché hanno avuto in accredito la cassa integrazione o perché sono stati richiamati sul lavoro – continua l’assessore – E poi c’è stato un bambino che ha scritto una lettera al sindaco dicendo di avere rotto il salvadanaio per fare una donazione a chi ha più bisogno e scusandosi per aver trovato solo sette euro e 93 centesimi. Abbiamo controllato sul conto corrente per le emergenze e davvero c’era un versamento pari a quell’importo».
«La macchina ha funzionato a ritmi sovraumani – conclude il sindaco Orlando – impegno il 50 per cento del mio tempo a pensare al dopo, alla seconda e alla terza fase. Abbiamo anticipato il futuro al mercato ortofrutticolo, per cui è la regolarizzazione in termini di sicurezza e di sanità ha portato anche una regolarizzazione in termini di legalità: abbiamo segnalato ditte che non si erano uniformate, ma che stavano nel mercato, aperte, ma senza fornitori da schedare. E stiamo lavorando anche per i senzatetto con la struttura alle spalle dell’Albergo delle povere messa a disposizione e un’altra che aprirà a brevissimo: Resteranno per strada soltanto quelli che lo vogliono fare, è stata un’operazione complicata convincere alcuni di loro ad avere come tetto il cielo».
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