Assemblea dei docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo della Facoltà di Lingue e Letterature straniere – sede di Ragusa.

L’assemblea dei docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo, riunitasi a Ragusa presso la sala Falcone e Borsellino il 17 ottobre 2006, alle ore 10, nel ribadire i contenuti del documento approvato nella seduta del consiglio di Area didattica del 9 ottobre 2006, decide:
– la convocazione di una conferenza di servizi per il 21 novembre 2006 che, dopo ampia concertazione fra le parti (Università degli Studi di Catania, Facoltà di Lingue e Letterature straniere, Consorzio Universitario di Ragusa, OO. SS., Istituzioni, Enti, ERSU), faccia il bilancio dell’esperienza ragusana della Facoltà di Lingue provvedendo all’aggiornamento e revisione della convenzione;
– che si proceda, senza indugio, entro la data del 21 novembre 2006, al richiesto chiarimento del quadro finanziario e delle relazioni fra Università, Facoltà di Lingue e Consorzio per giungere alla quantificazione e al ripianamento del debito contratto nei riguardi della Facoltà;
– che vengano riassegnate alla Facoltà di Lingue almeno due unità del personale tecnico-amministrativo, a fronte delle cinque sottratte, anche sotto nuova forma contrattuale; s’intende che la Facoltà concorrerà all’individuazione del suddetto personale, scelto sulla base delle specifiche competenze possedute e delle specifiche esigenze di organizzazione del lavoro;
– di dare inizio, responsabilmente, al regolare svolgimento delle lezioni del nuovo anno accademico ma, nel contempo, di proclamare lo stato di agitazione della Facoltà;
– di promuovere riunioni ed incontri di studio delle varie componenti della Facoltà (docenti, studenti, personale tecnico-amministrativo) che culmineranno in un’assemblea programmatica da tenersi all’inizio di novembre, preparatoria, a sua volta, della conferenza di servizi;
– di chiedere che il Presidente e il Segretario amministrativo del Consorzio siano allontanati dalle loro responsabilità qualora le esigenze su indicate venissero disattese.