Evitare le antiestetiche cicatrici al collo dopo un intervento di asportazione della tiroide è adesso possibile. Sono stati eseguiti a Messina, i primi interventi che permettono ai pazienti di non avere cicatrici chirurgiche. A permettere questo risultato è stata l’equipe guidata dal professore Gianlorenzo Dionigi, endocrinochirurgo dell’università di Messina, al Policlinico. Dionigi, che proviene dall’università Insubria di Varese, è tra i vincitori dei concorsi esterni banditi nei mesi scorsi dall’ateneo peloritano per implementare le professionalità al suo interno in determinati settori.
«L’asportazione della ghiandola tiroidea, senza cicatrici – spiega il Dionigi – avviene mediante un piccola incisione di un centimetro, nascosta nel vestibolo inferiore del cavo orale. Il vantaggio principale di questa tecnica chirurgica è l’eccellente risultato estetico con l’eliminazione completa di cicatrici chirurgiche nel collo o in altre sedi visibili». I vantaggi per i pazienti non sono solo esterni, perché questa tipologia di intervento permette di stare allettati meno tempo rispetto all’intervento classico. «Inoltre si alimentano e parlano il pomeriggio stesso dell’intervento, prendono il sole il weekend successivo al mare, possono fare la doccia la sera perché non è presente alcuna cicatrice visibile, alcuna medicazione».
Come sottolinenano dalla direzione del policlinico, Dionigi è stato il primo in Europa ad eseguire questo intervento chirurgico. «La tecnica chirurgica senza cicatrici è stata proposta e validata da un gruppo di studio internazionale (Transoral Thyroidectomy Study Group) composto dai massimi esperti della chirurgia endocrina». Ne fanno parte oltre al professor Gianlorenzo Dionigi, i colleghi Jeremy Richmond della John Hopkins di Baltimora, Robert Uldesman e Tobias Carling della Yale University, Hoon Yub Kim della Korea University di Seoul e Angkoon Anuwong della Siam University di Bangkok.
«La nuova tecnica chirurgica senza incisioni è strettamente dipendente dall’esperienza del chirurgo e dalle nuove tecnologie e moderni strumenti chirurgici dedicati – sottolinea l’università – quali il monitoraggio dei nervi laringei, dissettori a radiofrequenza e strumenti endoscopici». Lo sa bene il professor Dionigi che aggiunge: «Desidero sentitamente ringraziare l’amministrazione ospedaliera, tutto il policlinico e l’università di Messina per aver messo a disposizione tali tecnologie innovative, uniche in Italia, per la chirurgia della tiroide. Questi interventi chirurgici, infatti, sono resi possibili grazie al significativo supporto delle due amministrazioni. Fondamentale è stata la collaborazione con la cattedra di Endocrinologia del professor Salvatore Cannavò e con tutti i suoi collaboratori per la perfetta preparazione dei pazienti, con il dottor Enzo Marando ed il professor Mondello Fanio per i delicati aspetti anestesiologici, e con tutto il personale infermieristico del Blocco Operatorio per la preziosa apporto intraoperatorio».
Si possono sottoporre a questa tipologia di intervento i pazienti affetti da noduli tiroidei con diametro non superiore ai cinque centimetri, quando il volume della ghiandola tiroidea non è superiore ai 45 millimetri, la diagnosi preoperatoria di patologia benigna della tiroide o di un piccolo tumore, l’assenza di indicatori biochimici ed ecografici di tiroidite, non segni clinici ed ecografici di linfadenopatia cervicale. «Questo – conclude Dionigi – è certamente un importante riconoscimento europeo ed internazionale per Messina».
La Squadra mobile di Palermo ha eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un…
Diversi colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi contro la saracinesca chiusa di un negozio…
Il ministero dell'Interno ha assegnato alla nave ong Resq People, che ha 63 migranti a…
Sono in corso delle indagini su un raid all'interno dell'istituto di anatomia patologica del Policlinico…
Auto vendute con un chilometraggio taroccato, ovvero scalato per avere un valore di mercato superiore,…
Quaranta miliardi di euro. Sarebbe questo il giro d'affari delle mafie in Italia. Un numero…