Asp Catania, il punto sulle terzi dosi del vaccino «Protezione alle fasce fragili della popolazione»

«Con le terze dosi diamo un’ulteriore spallata al Covid e garantiamo ancora maggiore protezione alle fasce più fragili della popolazione. Le nostre equipe mobili e i medici di medicina generale, che ringrazio per il loro prezioso lavoro, stanno già somministrando la terza dose nelle RSA e Case di Riposo della provincia. Grazie alla vaccinazione abbiamo conseguito importanti risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Gli Hub della provincia sono pronti ad accogliere quanti siano in target per ricevere la terza dose, anche senza prenotazione. Quindi ancora una volta voglio ribadire l’appello ai cittadini a fidarsi della scienza. La vaccinazione è un atto d’amore verso noi e per chi ci sta accanto». Lo afferma attraverso una nota stampa il direttore generale dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza, in merito agli obiettivi di copertura vaccinale sul territorio.

Con la Circolare dell’8 ottobre scorso, alla luce delle ultime deliberazioni dell’Ema (Agenzia Europea del Farmaco), il ministero della Salute ha ampliato la platea dei soggetti ai quali poter somministrare una dose booster di vaccino a mRNA, autorizzandone l’utilizzo per tutti gli over 60 e per le persone maggiorenni con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti o preesistenti. La somministrazione dovrà comunque sempre avvenire a distanza di almeno sei mesi dalla seconda dose (ovvero dal completamento del ciclo primario).

«La terza dose – aggiunge Pino Liberti, commissario per l’emergenza Covid per Catania – è un passaggio obbligato della campagna vaccinale, uno step che ci consentirà presto di superare la pandemia e ritornare alla normalità. Per i soggetti indicati è molto importante farla. Consente, infatti, di aumentare l’immunizzazione e ridurre al minimo ospedalizzazione e malattia. Priorità ai più fragili e alle persone più a rischio, ma siamo già partiti con gli over 60, a cominciare dal personale sanitario. Noi siamo pronti a riprendere a pieno ritmo. In questi giorni abbiamo registrato un moderato incremento, ma non è abbastanza. Ecco perché rivolgo un appello a quanti ne hanno diritto di sottoporsi alla somministrazione della terza dose».

«La macchina vaccinale è ben rodata – spiega il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Antonino Rapisarda – e siamo pronti ad accogliere quanti ci chiederanno la terza dose. La priorità come sempre è per i soggetti più fragili. Dobbiamo creare attorno a loro una bolla di protezione. È per questa ragione che invito alla vaccinazione anche tutte le persone che stanno loro accanto, i familiari, affinché ci si protegga a vicenda. Non abbassiamo mai la guardia e rispettiamo anche tutte le regole di comportamento per prevenire il contagio da Covid».

Tutti i cittadini di età pari o superiore ai 60 anni e tutte le persone maggiorenni con patologie comprese nell’elenco sotto riportato possono, pertanto, recarsi presso gli Hub della provincia, anche senza prenotazione, per ricevere la terza dose del vaccino. Rimane ferma la possibilità di ricevere il vaccino anche presso i medici di medicina generale aderenti alla campagna di vaccinazione. La somministrazione dovrà comunque sempre avvenire a distanza di almeno 6 mesi dalla seconda dose (ovvero dal completamento del ciclo primario) La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target o della popolazione generale verrà aggiornata dal ministero della Salute sulla base dell’acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell’andamento epidemiologico

Elenco patologie comprese:

Malattie respiratorie (fibrosi polmonare idiopatica; malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia); malattie cardiocircolatorie (scompenso cardiaco in classe avanzata; pazienti post-shock cardiogeno); malattie neurologiche (sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone, sclerosi multipla, distrofia muscolare, paralisi cerebrali infantili, miastenia gravis, patologie neurologiche disimmuni) diabete e altre endocrinopatie severe (diabete di tipo 1, diabete di tipo 2 in terapia con almeno 2 farmaci per il diabete o con complicanze, morbo di Addison, panipopituitarismo); malattie epatiche (cirrosi epatica).

Redazione

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