«Le parole sono parole e la carta canta». Così Matteo Iannitti, leader di Catania Bene Comune, parla alla cinquantina di manifestanti riuniti in piazza Duomo. Sono genitori dei bambini ospiti dei 15 asili comunali che attendono, per fine mese, il cambio del servizio da parte dell’amministrazione comunale. Che significa anche innalzare le tariffe minime di accesso al servizio di tre volte, secondo quanto denunciano i manifestanti, e introdurre personale di cooperative sociali esterne per il servizio pomeridiano. Attendono, dalle 16, l’inizio del Consiglio comunale. «Aspettiamo per vedere come si risolverà la situazione», afferma Cristina Cantarella, in rappresentanza delle mamme dell’asilo di via Narciso. All’ordine del giorno, il regolamento della nuova tariffa Tares sui rifiuti. Ma le mamme sono determinate a fare una pacifica irruzione. «C’è la disponibilità da parte dell’amministrazione ad incontrarci – annuncia in piazza Iannitti – Ma finora loro si sono riuniti con i sindacati, mettendosi d’accordo sulla costituzione degli asili di caseggiato (gestiti dalle cooperative come una sorta di asili aziendali, che dovrebbero garantire 90 posti gratuiti ndr). Noi dobbiamo puntare a salvare la situazione attuale, con delle insegnanti esperte che trattano gli alunni come propri figli».
Arrivati in aula alla protesta si è unita anche una delegazione del Movimento 5 stelle catania, e dopo un breve richiamo da parte del presidente Francesca Raciti, il vicesindaco Marco Consoli e l’assessore ai servizi sociali Fiorentino Trojano decidono di ricevere Iannitti e una piccola delegazione di 7 mamme. «Nulla di fatto», è il breve resoconto di Iannitti al termine dell’incontro durato circa due ore. «Noi abbiamo chiesto un ulteriore incontro per capire la ridistribuzione delle fasce di reddito, – racconta Canterella, presente all’incontro con gli assessori – perché non ci siano due rette fisse e si tenga conto delle fasce più bisognose. Solo se e ma, ci hanno lasciato con tante domande. L’unica cosa certa è che il servizio sarà garantito fino a ridosso delle vacanze di Natale. Cioè intorno al 19 dicembre». Per le nuove tariffe, si attende dunque il nuovo anno
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