Il “No” dell’Aula era nell’aria. Troppi interessi in ballo. Troppi soli in giro. In questi casi, si sa, una revoca creerebbe qualche ‘problema’ a chi, nel passato, ha ‘chiuso l’operazione’.
In questo clima, ieri, all’Ars, è maturato il “No” alla revoca delle autorizzazioni pe rla realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle, Un atto politico grave, che la dice lunga sull’affarismo che lega la politici siciliana di oggi alla politica siciliana che, nell’agosto del 2009, autorizzava, in barba alla tutela dell’ambiente, la realizzazione del rigassificatore più grande d’Europa a meno di un chilometro in linea d’aria con la valle dei Templi di Agrigento.
La vergogna, per quanto deciso da Sala d’Ercole ieri pomeriggio, è grande. E fa a pugni con il riscatto della Sicilia propugnato dal Governo della Regione con il progetto di abolire le Province, con i Trinacria bond e con l’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto.
Certo, non si può avere tutto e subito. Ma – lo ribadiamo – la decisione di ieri adottata dall’Ars è grave e denota quanto sia ancora forte l’ascarismo nel mondo politico siciliano.
La mozione è stata presentata dal Movimento 5 Stelle. C’è stata la richiesta di voto segreto da parte del capo dell’opposione, Nello Musumeci (contrario anche lui al rigassificatore di Porto Empedocle) e dai grillini, Sala d’Ercole, come già ricordato, ha respinto la mozione (23 favorevoli e 41 contrari).
La mozione, se approvata, avrebbe impegnato il Governo ad annullare le autorizzazioni in autotutela. Contro la mozione si era espresso il Pds-Mpa , a favore la lista Musumeci e il Movimento 5 Stelle. E’ probabile che i parlamentari del Pd, nels segreto dell’urna, abbiano votato per affossare la mozione.
Approvate all’unanimità, invece, le mozioni che impegnano il Governo Crocetta e a revocare le autorizzazioni alla ricerca di idrocarburi nella Valle del Belice e nella Val di Noto.
Notare la contraddizione di sala d’Ercole: nella Val di Noto la mozione è stata approvata perché quest’area fa parte dei siti tutelati dall’Unesco. Anche il parco archeologico della Valle dei Temppli di Agrigento è tutelata, almeno a parole, dall’Unesco. Ma lì il rigassificatore si può realizzare…
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