Ars/ I precari degli enti locali? La legge c’è, i soldi no. Ma un giorno arriveranno. Forse…

LA GRANDE NOVITA’ E’ CHE ADESSO A SALA D’ERCOLE LE LEGGI DI SPESA SI POSSONO APPROVARE SENZA COPERTURA FINANZIARIA…

Su Live Sicilia leggiamo una notizia che – da vecchi cronisti politici -troviamo molto divertente. Nulla contro i bravi colleghi di Live, per carità, e invece qualcosa da dire al protagonista di questa notizia: il Governo della Regione.

Dunque, il disegno di legge sulla proroga del contratto dei 23-24 mila precari degli enti locali siciliani sarebbe pronto. Il provvedimento verrà sottoposto – addirittura! – a Cgil, Cisl e Uil, le tre organizzazioni sindacali che ‘reggono il sacco’ a questo Governo.

Il Governo qualche giorno fa aveva trovato – supponiamo tra le pieghe del Bilancio 2014 – 300 milioni di euro. Che stamattina sono diventati 330.

C’è un ‘piccolo’ particolare che, in quanto cronisti politici, vorremmo far notare: e cioè che ‘sto disegno di legge è arrivato ancor prima del disegno di legge che lo dovrebbe finanziare.

Di solito avviene l’esatto contrario: prima si trovano i soldi e poi si finanziano le leggi. Così, almeno, chi scrive ricorda di aver appreso quando imparava questo mestiere, nella prima metà degli anni ’80 del secolo passato, al giornale L’Ora di Palermo.

Invece, adesso, con il Governo regionale di Rosario Crocetta e con i suoi assessori – e con Cgil, Cisl e Uil che a quanto pare gli reggono il gioco – apprendiamo che una legge che prevede una spesa pari a 330 milioni di euro si può approvare senza che prima siano stati stanziati i soldi!

Insomma, la copertura finanziaria è diventata un problema secondario!

A dimostrazione di ciò, c’è il fatto che, fino a stamattina, il disegno di legge sulla cosiddetta ‘stabilità’ (Bilancio e Finanziaria regionali 2014) non è stato depositato all’Ars.

Alla fine, che cosa volete che siano 330 milioni di euro…