PIU’ CHE UNA MANOVRA, QUELLA MESSA A PUNTO DAL GOVERNO (CON L’AVALLO DELLA PRESIDENZA E DI ALCUNI ALTI BUROCRATI DI SALA D’ERCOLE) SEMBRA IL GIOCO DELLE TRE CARTE! ADESSO SPARISCONO PURE I SOLDI! IL RICATTO DELL’ESECUTIVO CROCETTA SUI PRECARI DEI COMUNI. L’IPOTESI RAZIONALE DELL’ESERCIZIO PROVVISORIO PER ALMENO DUE MESI. PROROGANDO IL CONTRATTO PER DUE MESI AI PRECARI. CON UN MONTE ORE RIDOTTO
Incredibile ma vero: ieri sera, leggendo qua e là la ‘bozza’ di Bilancio 2014 della Regione siciliana, ci siamo accorti di un particolare degno di nota: il dimezzamento delle cosiddette ‘Regolazioni contabili’!
Si tratta di fondi di riserva che non dovrebbero essere assolutamente toccati, soprattutto in tempi di ‘magra’. E che, invece, stando a quello che abbiamo notato, passerebbero da 700 milioni di euro a 350 milioni di euro.
Chi ha deciso di dimezzare le ‘Regolazioni contabili’? L’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi? I dirigenti dell’assessorato all’Economia? Gli alti dirigenti dell’Ars?
La ‘bozza’, se non ricordiamo male, è passata dal vaglio della presidenza dell’Ars. Che l’ha ‘girata’ alle Commissioni legislative di Sala d’Ercole. La presidenza del Parlamento siciliano è d’accordo sul dimezzamento di questi fondi?
Queste domande le poniamo nel giorno in cui l’Ars dovrebbe iniziare ad esaminare la manovra economica e finanziaria regionale in un clima piuttosto particolare. Il Governo di Rosario Crocetta prima ha snobbato l’Assemblea regionale siciliana presentando Bilancio e Finanziaria con oltre un mese e mezzo di ritardo. Non sappiamo se in questi giorni di Natale la manovra sia stata o meno cambiata. Ma sappiamo che il Governo di Rosario Crocetta sta provando a ‘ricattare’ l’Ars.
Come? Semplice: ha inserito la proroga dei contratti degli oltre 24 mila precari degli enti locali nella Finanziaria. Mossa scorretta. Della serie: se non approvate la manovra a scatola chiusa la colpa del mancato rinnovo dei contratti dei precari degli enti locali è vostra!
Un modo non esattamente democratico per iniziare a discutere di Bilancio e Finanziaria. Perché se è vero che la maggioranza dell’Ars – per motivi elettorali (e quindi clientelari) – è d’accordo sulla proroga dei contratti ai 24 mila e passa precari dei Comuni siciliani, è altrettanto vero che un Parlamento non può approvare un Bilancio e una Finanziaria a scatola chiusa.
Anche perché questa manovra, messa a punto, di concerto, dagli uffici dell’assessorato all’Economia e da alcuni altri burocrati dell’Ars, è falsa e truffaldina. E anche pericolosa, alla luce dell’incredibile e ‘banditesco’ dimezzamento delle ‘Regolazioni contabili’.
E’ incredibile come gli alti burocrati di Regione e Ars ‘giochino’ con i ‘numeri’ della manovra 2014. Nascondendo la somma che Roma intende scippare dal Bilancio regionale per pagare il Fiscal Compact, il demenziale trattato internazionale che esemplifica e sintetizza il fallimento dell’Unione europea e dell’euro: un trattato folle che impone all’Italia di pagare, ogni anno, per 20 anni, circa 50 miliardi di euro. Il tutto per dimezzare il nostro ‘debito’ (calcolato dai ‘filosofi’ dello spread…).
Tutti sanno che il Governo nazionale scipperà alla Sicilia un miliardo di euro (e forse di più). Ma chi ha redatto la ‘bozza’, barando, scrive che Roma potrebbe scippare da 500 milioni a un miliardo. Proponendo due versioni di Bilancio, a seconda dello scippo. Un modo vergognoso e ‘ascaro’ per provare a nascondere ai siciliani in quale schifo di Unione europea siamo finiti: un’Unione europea che ci deruba ogni giorno la vita e il futuro.
Invece di armare una ‘bordello’ contro il Governo di Roma retto dai uomini del Club di Bilderberg, il Governo regionale prova a nascondere i numeri. Non dicendo, a chiare lettere, che lo scippo di un miliardo dal Bilancio 2014 provocherà una riduzione del 50-60 per cento circa della spesa effettiva di quasi tutti i capitoli di Bilancio.
Insomma, questo dovrebbe essere il momento, per il Governo regionale, di aprire una vertenza con Roma, scatenando un ‘casino’. Invece il nostro Governo regionale di ‘ascari’ nasconde i numeri per consentire a Roma di continuare a derubare la Sicilia (quest’anno, per la cronaca, Roma ha scippato dal nostro Bilancio 914 milioni di euro: dato certificato dalla Corte dei Conti).
Tra l’altro, come giustamente hanno fatto notare i 14 parlamentari del Movimento 5 Stelle, non si possono sacrificare 330 milioni di euro per salvare i 24 mila e passa precari degli enti locali abbandonando tutte le altre categorie sociali ed economiche della Sicilia.
Insomma, la manovra economica e finanziaria falsa e truffaldina del Governo Crocetta va fermata. La cosa più seria da fare è l’approvazione dell’esercizio provvisorio per almeno due mesi. Prorogando per due mesi i contratti ai precari degli enti locali con una riduzione delle ore del 50 per cento. Non si capisce, infatti, perché in uno scenario di crisi, con la questione dei residui attivi non ancora chiarita, con l’incredibile dimezzamento delle ‘Regolazioni contabili’ si debba pensare solo a loro, abbandonando tutte le altre categorie sociali ed economiche della Sicilia.
Tra l’altro, con il ricorso all’esercizio provvisorio si consentirebbe al Parlamento dell’Isola di chiarire i contorni dell’incredibile dimezzamento delle ‘Regolazioni contabili’. Governo e Ars non possono fare sparire nel nulla 350 milioni di euro. Sarebbe il caso di capire dove sono finiti questi soldi. Altro che Bilancio e Finanziaria da approvare subito!
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