L’ASSESSORE BIANCHI TORNA AD ANNUNCIARE UN ACCORDO SUL PATTO DI STABILITA’
Ancora un altro stop dall’Ars al disegno di legge sulla Sas. Per Servizi Ausiliari Sicilia, la società regionale che ha inglobato ben tre società a partecipazione regionale Beni culturali, Biosphera e Multiservizi cè il dubbio, tuttaltro che campato in aria, che manchi la copertura finanziaria per il 2014 e per il 2015.
Non si tratta di un finanziamento di poco conto, soprattutto con i tempi che corrono: 60 milioni di euro. Stanziamento che assicurerebbe lo stipendio, almeno per una anno, dei 1960 dipendenti.
Ma i soldi non ci sono. E lo sanno bene i deputati che hanno chiesto un rinvio della discussione relativa a questo ddl, a Martedì prossimo, per i necessari approfondimenti. Proposta accolta anche dall’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi, che era in Aula.
In effetti, “come si possono prevedere leggi simili in assenza di Finanziaria e Bilancio?” ha chiesto, nel suo intervento il deputato del Pdl, Marco Falcone.
E questo è il vero nodo. Un po’ paradossale, infatti, che Sala d’Ercole esamini singoli disegni di legge che prevedono coperture finanziarie, quando il Governo non ha ancora presentato la bozza della manovra di stabilità (Bilancio e Finanziaria 2014). Come fare i conti senza l’oste, o farli male. Un salto nel buio.
Concetto ribadito da Santi Formica,: “Sappiamo e lo sa l’assessore che la situazione del bilancio è critica, soprattutto per la mole di tagli a carico di questa Regione, ma sarebbe anche necessario un approfondimento sulla questione. Ma, siamo sicuri che le esigenze siano di 60 milioni? Abbiamo tagliato fondi anche ad Associazioni importanti, abbiamo chiesto sacrifici, non vorrei che alla fine ci ritrovassimo a togliere il pane per garantire le brioche a qualcuno”.
L’assessore all’Economia, dal canto suo, annuncia ancora una volta che c’è “un sostanziale accordo con il Ministero dell’Economia sul Patto di Stabilità che garantisce i target del Governo nazionale e, nello stesso tempo, la copertura delle spese per il 2013″. Cosa che in teoria dovrebbe sbloccare pagamenti ‘congelatì, a cominciare dai trasferimenti agli enti locali.
Ma ha rimandato alle prossime ore l’ufficializzazione dei dettagli di questo ipotetico accordo.
C’è poi chi si chiede se il vero problema sia il Patto di Stabilità. Ovvero, la Regione blocca i pagamenti per i paletti imposti dal Patto di stabilità o le casse regionali sono vuote a prescindere, per dirla con il grande Totò?
Radio tam tam racconta che lassessore Bianchi e i dirigenti dellassessorato allEconomia, con in testa il dirigente maximo, dottor Mario Pisciotta, non sanno che pesci prendere.
Anche perché c’è da fronteggiare il prelievo forzoso di Roma, un miliardo di euro che, forse, verrà scontato a 800 milioni di euro. E che, possibilmente, nei desiderata ministeriali, deve passare inosservato.
Un prelievo folle. Leconomia siciliana è ferma e le entrate Irpef sono in picchiata. Scippare alla Sicilia altri 800 milioni di euro significa, per lappunto, condannare la Regione al dissesto che, magari, non verrà dichiarato, ma che qualcuno pagherà: a cominciare dai Comuni e da tutte le categorie economiche e sociali siciliane.
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