Brutte notizie per la vecchia politica siciliana e buone notizie, invece, per la Sicilia e per i suoi abitanti. Si è insediata oggi, infatti. la Commissione speciale che dovrà dare attuazione al decreto Monti in merito alle indennità, diarie ed emolumenti per i gruppi parlamentari.
Insomma, anche a Sala dErcole è arrivato il momento di ridurre le indennità dei parlamentari (con leccezione dei deputati del Movimento 5 Stelle che si sono già auto-ridotti lindennità), del presidente della Regione e degli assessori regionali.
Ci troviamo – afferma il vicepresidente Francesco Cappello (foto a destra), del Movimento Cinque Stelle – di fronte ad un adempimento cui l’Assemblea regionale non può sottrarsi. Proporremo, prima alla Commissione poi all’Aula, ciò che i deputati del Movimento compiono nella pratica quotidiana, ossia una riduzione dell’indennità e della diaria che in ogni caso dovrà essere rendicontata.
La Commissione arriva nel momento giusto: e cioè quando la magistratura sta mettendo sotto torchio un buon numero di deputati di Sala dErcole. Lipotesi di accusa, lo ricordiamo, è quella di essere stati protagonisti di una grande mangiuglia che sarebbe andata in scena tra lassessorato regionale al Turismo (fondi per la promozione della Sicilia) e lex Ciapi di Palermo (oltre 80 milioni di euro sperperati).
Di fatto, la vecchia politica siciliana, in questo momento sotto scopa, non potrà esimersi dal ridurre le indennità parlamentari.
In questo senso la Sicilia va in controtendenza rispetto al Parlamento nazionale dove, invece, un disegno di legge del Pd punta ad aumentare le diarie parlamentari.
Qui di seguito i parlamentari che compongono la nuova Commissione parlamentare:
Antonello Cracolici (Pd) Presidente; Francesco Cappello (M5S) Mimmo Turano (Udc) vicepresidenti ; Vincenzo Fontana Pdl (segretario) Alice Anselmo (Udc), Anthony Barbagallo (Pd), Giancarlo Cancelleri (M5S), Giovanni Di Giacinto (Megafono), Giovanni Di Mauro (Mpa-Pds), Santi Formica (lista Musumeci), Baldo Gucciardi (Pd), Riccardo Savona (Drs), Carmela Sudano (Art. 4).
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