È tempo di mercato anche nel basket. E l’Aquila Palermo, senza neppure il tempo di metabolizzare la prima sconfitta interna per mano di una Scafati che arriva a nove successi consecutivi, deve salutare due suoi pezzi pregiati. Si tratta del playmaker Mauro Stella e dell’ala piccola, nonché capitano biancorosso, Nelson Rizzitiello. Due rapporti chiusi consensualmente. Il primo tornerà a Bisceglie concludendo l’esperienza siciliana con 15 presenze e 10,6 punti e quattro assist di media. L’ormai ex numero 14, invece, lascia Palermo dopo un anno e mezzo con una stagione contraddistinta da nove presenze e 11,3 punti di media.
Due cessioni pesanti, dunque, che costringono la società a ridimensionare i propri obiettivi. A comunicarlo è lo stesso presidente biancorosso, Salvo Rappa, che tramite una nota ufficiale spiega: «Ci sono annate che iniziano con il vento in poppa, noi ricorderemo l’anno della promozione in serie B, altre iniziano male e sulla stessa falsa riga non possono che proseguire. Dopo avere consultato il mio ristretto staff (Lima, Tucci e Gullo), ho deciso di abbandonare ogni velleità di promozione per questo anno». Una decisione senza dubbio difficile, ma che lo stesso presidente prova a spiegare: «Il divario che ci separa dalle prime è troppo marcato, anche volendo ipotizzare un ribaltamento di risultato negli scontri diretti (ancora tutti da giocare…), lo stesso non basterebbe a conquistare la vetta della classifica. Dovremmo sperare in passi falsi di chi ci precede, senza commetterne neanche uno. Ci vuole ottimismo e l’ottimismo ha un prezzo troppo caro per Aquila quest’anno».
«Purtroppo la cessione di Mauro non è indolore – continua Rappa nella nota –, su di lui si concentrava il gioco voluto dal nostro allenatore. Quindi a rigor di logica, si dovrebbe fare ricorso al mercato che, peraltro, al momento ci è precluso per via di un lodo che ci vede soccombenti». Dopo essersi soffermato su quest’analisi più puramente tattica, il presidente passa poi a spiegare la situazione economica che, al momento, non consente alla società di operare in totale libertà: «Non ci sono risorse fresche da potere impiegare in questo senso e, a questo punto, occorre avere la forza e la responsabilità di sapere compiere un passo indietro. Bisogna prendere atto che la stagione è compromessa. Bisogna avere l’umiltà di proseguire con le cessioni che le disposizioni organizzative ci consentono, al fine di riequilibrare il budget verso un più ampio livello di sostenibilità del business».
Il presidente, a questo punto, passa a spiegare come è nata anche la cessione di Rizzitiello: «Nella giornata odierna è stata concretizzata anche la cessione di Nelson Rizzitiello e nel corso della prossima settimana ancora un altro “pezzo pregiato” dovrà lasciare Palermo. A margine di una pagina che nessun Presidente vorrebbe scrivere durante il proprio mandato, mi preme ringraziare Nelson per le parole, i gesti e le emozioni di un faccia a faccia avvenuto nel post partita. Tante volte si finisce con il ridurre la propria funzione a quella di un Bancomat. Ieri, grazie a Nelson, ho ritrovato la voglia di continuare a credere che nello sport esistono ancora valori veri». Potrebbero anche esserci anche altre cessioni, come spiega lo stesso Rappa: «Le ulteriori cessioni soddisfano esclusivamente il requisito economico e, per nulla al mondo, le stesse traggono origine da mancate aspettative di rendimento in campo. Infine, mi preme sottolineare che, in conseguenza di queste cessioni, cambiano completamente i piani societari per la corrente stagione».
Da qui al termine della stagione, dunque, occorrerà concentrarsi su altri obiettivi. A partire dalla prossima uscita sul parquet di Napoli, in programma domenica 17 gennaio. «A Gianluca (coach Tucci, ndr) avevamo chiesto, ad inizio stagione, di guidare il gruppo fino alla fine per giocarci qualcosa di grande. Adesso abbiamo chiesto a Gianluca di concludere il campionato nel migliore dei modi, pur sapendo quale sacrificio comporta per la sua figura e per la sua caratura». Infine, il presidente vuole addossarsi qualunque tipo di responsabilità per queste cessioni: «Senza un fair play finanziario viene meno la continuità aziendale e noi vogliamo continuare a scrivere pagine di sport a Palermo. Resta in capo al sottoscritto – conclude amaramente Rappa – la responsabilità di avere smembrato pezzi di un gruppo che, fino a ieri, costituiva la miglior difesa del campionato. Non una scelta facile da prendere».
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