«Ti ammazzo, ti taglio a pezzettini. Tu non camminerai più con i tuoi piedi, ti taglio la testa. Appena esci da sola, ti conficco un coltello in testa. I tuoi figli ti trovano nella tomba». Dopo anni di violenze fisiche, percosse e minacce di morte nei confronti della convivente di 48 anni, un 38enne catanese è stato arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e atti persecutori. La misura cautelare in carcere è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Catania Librino.
Stando a quanto emerso dalle indagini, per anni, l’uomo avrebbe sottoposto la compagna, in maniera abituale, a una serie di violenze fisiche e verbali costringendola a un regime di vita vessatorio. Schiaffi, ingiurie e il divieto assoluto di coltivare amicizie e frequentazioni e di uscire di casa se non in sua presenza. Comportamenti reiterati che hanno portato la donna alla decisione di interrompere la convivenza e la relazione. A quel punto, il 38enne avrebbe messo in pratica atti persecutori appostandosi quotidianamente sotto casa dei genitori della ex, dove la vittima si era trasferita.
Nell’ultimo episodio, appostato sotto l’abitazione, l’uomo ha visto la vittima mentre andava a buttare la spazzatura. In quella occasione, l’avrebbe prima minacciata con un coltello per poi aggredirla e colpirla con calci e pugni che le hanno causato gravi lesioni: contusioni multiple, edema della regione dorsale del naso, rima di frattura a carico delle ossa del naso, perforazioni della membrana
timpanica destra. La vittima ha sporto denuncia ai carabinieri.
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