“Di fronte alla scelta aberrante, operata dall’ex ministro Gelmini, di cancellare dai programmi scolatici delle superiori autori del Sud come Sciascia, Quasimodo, Silone e Vittorini non possiamo che invitare gli insegnanti alla disubbidienza ‘culturale’ nei confronti della direttiva ministeriale”. Lo afferma, in una nota, il parlamentare nazionale di Grande Sud, Ugo Grimaldi, che nei giorni scorsi ha denunciato la scomparsa dai programmi delle scuole medie superiori di numerosi autori meridionali del ‘900, tra i quali lo scrittore Leonardo Sciascia e il poeta, premio nobel, Salvatore Quasimodo.
“Disattendere le indicazioni del ministero aggiunge Grimaldi – significa restituire dignità e serietà all’insegnamento della letteratura italiana, sottolineando l’importanza di quegli autori del Sud, veri e propri pilastri della nostra cultura. Il nostro passato non può essere sbianchettato da nessuno, i ragazzi conclude l’esponente del movimento arancione hanno il diritto di conoscere chi ha contribuito in maniera eccezionale all’affermazione della nostra letteratura nel mondo”.
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