Capita di trovarci in un pomeriggio di quotidiana attività redazionale a percorrere i freschi corridoi del ex Monastero dei Benedettini. La fretta però non impedisce alla coda dell’occhio di andare oltre le grandi vetrate al di là delle quali c’è uno dei chiostri del piano terra.
La sorpresa è scoprire il canto degli usignoli, unici fruitori della magica scena dal gennaio 2008, momento in cui fu ultimato il lavoro di restauro, disturbato da un insolito via vai di persone. Il motivo? La preparazione del banchetto che un’importante associazione di medici, impegnata in quei giorni ad un congresso presso le Ciminiere, avrebbe consumato lì quella sera.
Il 13 dicembre 2008 Step1 aveva annunciato l’imminente riapertura dei due chiostri dell’ex Monastero: in quei giorni si parlava di organizzare spettacoli teatrali, mostre, un sistema di videosorveglianza per multare gli studenti più indisciplinati, di mettere panche e tavolini per far godere agli studenti quei meravigliosi posti.
Si parlava e si era certi, insomma, della riapertura a noi studenti dei chiostri del Monastero dei Benedettini. Con le dovute raccomandazioni , ma con ‘la consapevolezza che l’unica vera salvaguardia è il pieno riuso’.
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