Continua il silenzio da parte dell’amministrazione Pogliese dopo la nostre mobilitazioni dello scorso 1 ottobre ripetuta il 10 dicembre 2018 riconfermata il 22 febbraio 2019, che ha coinvolto la quasi totalità del
personale viaggiante di Amt Catania Spa., e le parole disarmanti pronunciate dall’azienda in una
riunione sulla grave situazione economico/finanziaria che vede oggi i lavoratori ancora una
volta senza certezza sulla corresponsione degli stipendi, marzo 2019 non è stato ancora pagato, le
finanziarie e il conto terzi oltre i fornitori sono da mesi che non vengono pagate con notevoli
ripercussioni sul personale.
«Un disastro annunciato – afferma Romualdo Moschella segretario regionale del Sindacato Faisa Cisal – ci
impone di riprendere le procedure di sciopero, il 5 aprile di 8 ore con manifestazione davanti alla direzione di Amt Catania, vista la gravità in cui versa il trasporto pubblico locale a Catania.
Inoltre, fanno riflettere alcune decisioni prese dall’attuale management che continuano a mettere in
difficoltà i lavoratori e i cittadini catanesi, che si ritroveranno a breve quasi tutti i capolinea senza
responsabile che possano gestire il polo e dare informazioni agli utenti.
Invece di elaborare una nuova rete che sia integrata alla metrò si continuano a trovare soluzioni per niente
migliorative lasciando l’utenza ad aspettare alle fermate».
«Pur dispiacendoci di dover assumere una nuova iniziativa che inevitabilmente causerà disagio all’utenza e
alla città – spiega il dirigente sindacale – siamo costretti, nostro malgrado, a proseguire nell’azione di
protesta avviata per tutelare Amt Catania, i suoi lavoratori e gli stessi cittadini/utenti. E infatti,
l’atteggiamento dell’amministrazione comunale di silenzio e disinteresse verso la partecipata più
importante del Comune di Catania impone di assumere ogni iniziativa in grado di consentire di avere
certezza sul mantenimento di un servizio essenziale quale è quello del trasporto pubblico locale vista la
situazione in cui versa il Comune di Catania».
«Il Comune di Catania, quale proprietario e debitore di Amt – prosegue l’esponente di Faisa Cisal – ha
l’obbligo e il dovere come da noi più volte richiesto a nome dei lavoratori di indicare quale strategia, quale
politica e quali azioni intende assumere nel campo del trasporto pubblico locale considerati i possibili tagli
di risorse imposti al settore dal Governo Regionale e la spada di Damocle che pende su Amt Catania a causa del dissesto dell’ente proprietario in considerazione degli ingenti crediti vantati nei confronti
dello stesso ente. Al Comune – conclude Moschella – non chiediamo di sbloccare ad Amt all’ultimo
momento le risorse, fra l’altro dovute, per pagare stipendi e impegni improrogabili ma di garantire il
rispetto del contratto di servizio esistente la possibilità di programmazione dell’azione industriale e, oggi
più che mai, di confrontarsi nell’interesse dell’azienda, dei lavoratori e della città».
Il Comune di Catania fa sapere con una nota che «a causa di problemi tecnici…
Più di 4000 prodotti dolciari, eppure pronti per essere venduti. Sono state sequestrate dai carabinieri…
A Catania è stato sanzionato e denunciato un parcheggiatore abusivo. Letta così non è una…
Il coraggio come valore da celebrare. È stata questa la stella polare della prima edizione…
Io ho pronta la sceneggiatura, ambientata tra il bar Città Vecchia e il Vermut, con…
Festeggiamenti tradizionali ma, quest'anno, sotto una luce inedita. È la festa di Santa Lucia, patrona…