«Da soli si va veloci, insieme si va più lontano». Questo è il motto dell’associazione Angeli in moto, che si occupa di fare volontariato in modo alternativo, sulle due ruote. L’amore per il prossimo si fonde alla passione per la moto dando vita a un progetto che è stato sposato in tutta Italia e che, solo in Sicilia, conta otto sedi (manca ancora solo la provincia di Enna). Angeli in moto è nata a Roma nel 2015 su iniziativa dell’attuale presidente Maria Sara Feliciangeli, spinta dalla volontà di aiutare chi vive situazioni di difficoltà. Un volontariato a 360 gradi, che prevede, tra le tante azioni, il supporto a immunodepressi o bisognosi. L’obiettivo è combattere l‘emergenza sociale. «In moto riusciamo ad arrivare anche in posti che sarebbero difficili da raggiungere con l’auto per portare i beni di prima necessità», spiega a MeridioNews il responsabile della Sicilia per Angeli in moto, Orazio Raciti (di Acireale, in provincia di Catania), che è anche componente del direttivo nazionale e responsabile del progetto Caschi Rossi.
Un progetto che ha come obiettivo il sostegno alle donne vittime di violenza, in collaborazione con le forze dell’ordine, con i pronto soccorso, con i servizi sociali e con i centri antiviolenza territoriali. «Dal primo istante – racconta Raciti – ho preso a cuore questo progetto, lavorando a ogni sua fase fin dallo stato embrionale». In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, i volontari di Angeli in moto hanno deciso di sposare il progetto Questo posto è occupato del motoclub di Catania Centauro Menium, presieduto da Salvatore Di Maria.
Il rosso, simbolo della lotta alla violenza, è stato e sarà ancora protagonista. «Il nostro agire in tal senso non si fermerà al 25 novembre – prosegue il responsabile – In occasione della giornata internazionale della donna, l’8 marzo, faremo una staffetta nazionale che si concluderà a Roma, al Quirinale, tra un anno esatto, cioè il 25 novembre del 2024». Quest’ultima prende, per l’appunto, il nome di Caschi rossi dove protagonista simbolico è un casco rosso che attraversa la Sicilia arrivando fino al Nord Italia, con tappe in luoghi significativi come municipi, questure, procure e centri antiviolenza.
Tra i servizi più richiesti agli Angeli in moto c’è il ritiro del piano terapeutico. Ma sono tante anche le collaborazioni, tra cui quelle con l’associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica e quella per la sclerosi multipla. Con l’unione italiana ciechi, invece, ogni anno viene organizzato un tour in moto con i ragazzi non vedenti. «Dal rosso della lotta alla violenza passiamo al rosa per la lotta al cancro organizzando anche dei giri in moto con pazienti affette da tumore al seno», aggiunge Raciti che gestisce una novantina di volontari nel territorio regionale, con una maggiore adesione tra Catania e Siracusa. Su 90 volontari, però, 60 sono pensionati. Da un lato c’è il vantaggio di avere a disposizione persone più libere per le azioni di volontariato ma, dall’altro, non si riesce a reclutare giovani. «Magari perché non sentono proprio il rischiamo del volontariato o preferiscono la moto soltanto come svago» conclude il responsabile regionale Angeli in moto di cui fa parte il motociclista Stelvio Albiani, intervistato da Meridionews in occasione della sua ultima missione sull’autismo.
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