Un campetto per giocare gratuitamente a calcio nel quartiere in cui vivi. Un sogno per ogni bambino o ragazzo, magari con poche risorse economiche, che però spesso non rappresenta la realtà. Accade poi, come nel quartiere Angeli Custodi a Catania, che il campetto ci sarebbe pure – precisamente in via Stella Polare all’angolo con la via Toledo – ma, piuttosto che essere utilizzato per il suo scopo, è diventato una vera e propria discarica a cielo aperto. Lamministrazione comunale ha praticamente dimenticato la presenza dello spazio pubblico, abbandonato a se stesso, e gli abitanti del quartiere non lo tutelano come dovrebbero.
Ma ai bambini degli Angeli Custodi questa situazione non va certo a genio. Così hanno deciso di fare da soli, armati di guanti, buona volontà e con laiuto del consigliere comunale del gruppo misto Tuccio Tringale, già presidente dellassociazione Andrea Stimpfl che offre ai ragazzi del quartiere lezioni di calcio gratuite tre volte a settimana. «Abbiamo pulito, sistemato le reti e adesso ci divertiamo», hanno affermato in coro ieri mattina durante linaugurazione di quello che è stato soprannominato il campetto dellorgoglio. «Il mio impegno è continuo per il quartiere, il mio quartiere – afferma Tringale Per questo metto a disposizione le attività dellassociazione. Ma non basta, un campo come questo è vitale per loro». Le reti sono state fatte da alcuni papà pescatori e sono state bloccate con il peso di alcuni copertoni abbandonati in via Toledo.
Seppure si tratti una soluzione temporanea i ragazzi, soddisfatti e riconoscenti nei confronti del consigliere che chiamano per nome perché «ci ha tolto dalla strada», dicono, non smettono un attimo di tirare calci al pallone. Uno sfogo importante, che attrae soprattutto i maschietti del quartiere. Tra i giovani presenti, comunque, anche una ragazza: «Ma idda è masculazzu» (ma lei è un maschiaccio ndr), dicono i compagni.
Nonostante limpegno dei piccoli che fanno da pungolo e da esempio per la tutela della cosa pubblica alle istituzioni locali, la situazione è lontana dall’essere ottimale. «Sta fitennu, ma ca è nommali, semu abbannunati, (è uno schifo, ma qui è normale, siamo abbandonati ndr)», afferma una degli abitanti della zona. Al di là della presenza di rifiuti ed erbacce allinterno dello stesso campo, lintera zona è circondata da degrado e spazzatura. A pochi metri infatti micro discariche di copertoni, calcinacci, scarti domestici e la vecchia sede della scuola Livio Tempesta, ormai chiusa e abbandonata. Adesso quella che è nota nel quartiere come la sciara, comunque, ha ricevuto una «impupata», come dice Tringale, ovvero è stata un po’ sistemata e abbellita e assomiglia molto più a un campo di calcio. «Grazie a tutti – scrivono i ragazzi nel comunicato che annunciava linaugurazione – Soprattutto grazie a noi».
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