Si inizia a muovere qualcosa nell’ambito dei lavori per l’anello ferroviario di Palermo dopo la definizione della vendita di Tecnis alla D’Agostino. Una notizia importante per cittadini e commercianti e anche per i 27 lavoratori impegnati nei cantieri fermi da tempo per la realizzazione di un’opera da 110 milioni di euro, completata solo al 20 per cento. Il 12 luglio scorso il pre-accordo è stato sottoscritto dalle organizzazioni nazionali di Fillea, Filca e Feneal e martedì è stato sottoposto agli operai. L’intesa raggiunta prevede appunto il passaggio alla D’Agostino dell’anello ferroviario di Palermo. Dai cantieri sparsi per la città già si sentono le macchine che vengono rimesse in funzione ma non si può parlare di una ripresa dei lavori.
«La cosa positiva è che si è definita la vendita, quindi c’è un verbale di accordo, sottoscritto dalle organizzazioni nazionali di categoria – spiega Piero Ceraulo, segretario generale della Fillea Cgil – Martedì lo abbiamo sottoposto ai lavoratori, che si sono espressi favorevolmente viste le condizioni e le garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali. Quindi entro il 30 di luglio ci aspettiamo il trasferimento formale dalla Tecnis alla D’Agostino e in seguito l’incontro con l’azienda a livello territoriale». L’azienda ora dovrebbe assumere nuovo personale e mandare il cantiere a regime, «cercando di recuperare l’anno e mezzo perduto – aggiunge Ceraulo – mettendo in piedi un cronoprogramma con una forza lavoro adeguata».
L’incontro con i sindacati servirà per definire tempi e modalità di esecuzione dell’opera, eventuali affidatari che saranno coinvolti nel processo di velocizzazione del cantiere «e le assunzioni per altri lavoratori edili palermitani necessari per colmare i ritardi accumulati e contribuire al rilancio e alla conclusione dell’opera», dicono i rappresentanti di categoria. L’incontro potrebbe avvenire a breve o, come sembra più probabile, i primi di settembre.
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