Anello ferroviario, la via Crispi ora chiude davvero Niente traffico zona Porto, ma il vero test è stasera

Ora si fa sul serio: le transenne e i blocchi di cemento sono stati collocati, le pattuglie dei vigili urbani hanno elevato le multe alle auto in sosta vietata, e tutti i veicoli in transito lungo via Francesco Crispi hanno cominciato a fare i conti con le modifiche alla viabilità. Infatti, dopo la falsa partenza di lunedì mattina, da qualche ora è stato delimitato dagli operai della Tecnis il nuovo cantiere per la realizzazione del primo stralcio per il completamento dell’anello ferroviario.

Ricordiamo che l’area interdetta, all’incrocio tra le vie Crispi ed Emerico Amari, è stata sgomberata per permettere lo spostamento di alcuni sotto-servizi, compreso un cavo dell’alta tensione della Terna. Una lavorazione che, nelle ipotesi riportate nel nuovo crono-programma concordato tra l’azienda catanese e Palazzo delle Aquile, dovrebbe chiudersi in quattro mesi, entro fine dicembre. Per consentire queste opere è stato necessario inibire parzialmente la percorribilità di via Crispi lato monte (svolta obbligata a destra per via Benedetto Gravina) e istituire lato valle – nel tratto compreso tra via Rosario Gerbasi e via Emerico Amari – il doppio senso di circolazione.

Contestualmente è stato istituito il divieto di sosta ambo i lati nella parte di strada coinvolta, è stata imposta la svolta a destra per chi esce dall’ingresso portuale di via Amari, è stata inibita l’inversione di marcia nel varco in corrispondenza di via dello Speziale ed è stato anche arretrato l’attraversamento pedonale all’altezza di via Amari, traslandolo di circa 50 metri in direzione di piazza della Pace. Inoltre pattuglie di vigili sono posizionate all’altezza di via Gerbasi (dove è stato realizzato un restringimento con delle transenne) e di via Amari per regolare il traffico in immissione e in uscita dal tratto a doppio senso, e per fornire indicazioni agli automobilisti, scoraggiando i guidatori che si credono più furbi. La presenza delle pattuglie sarà incrementata nei pomeriggi quando scatteranno i controlli degli imbarchi e per prevenire incolonnamenti e ingorghi, sono previste altre tre pattuglie per disciplinare la viabilità della zona.

Al momento non si registrano situazioni di paralisi del traffico o di blocco totale, se si eccettua un intasamento dovuto all‘effetto imbuto nella curva che immette nel tratto a doppio senso. Ma la riprova si avrà in serata con la concomitante coda di auto e tir all’ingresso del Porto per imbarcarsi sulle navi. Quello sarà il banco di prova per capire se il piano di Comune e Autorità portuale relativo alla variazione degli accessi avrà dato i suoi frutti. Una soluzione, come riporta l’apposita ordinanza dell’ufficio comunale al Traffico, che prevede la dislocazione degli autoarticolati e dei mezzi superiori a 5 tonnellate presso l’ingresso portuale sito in via Patti (piazza XIII vittime, accanto al Castello a mare), mentre tutti gli altri veicoli dovranno entrare dall’accesso di via dell’Arsenale e da quello di via Mariano Stabile a valle di via Crispi (accanto alla Capitaneria di Porto).

Massimo Gucciardo

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