Aspre polemiche ha suscitato larticolo dello scorso 30 luglio dal titolo: Formazione, lEnaip di Siracusa nellorbita di Lino Leanza?. In tanti si sono precipitati a commentare, molti hanno telefonato in redazione per sottolineare la bontà dei fatti narrati. Un altro polverone si è alzato sulla vicenda che ha visto la contrapposizione tra lEnte di formazione Enaip di Caltanissetta e lassessorato regionale Istruzione e Formazione professionale.
Toni aspri dicevamo. Qualcuno – con ogni probabilità – pare sia sceso volutamente in campo per contribuire al caos. Perché tanto accanimento? Perché tanto interesse?
Intanto è venuto il momento di fare chiarezza sulla vicenda. Non ci sono vinti e vincitore, non è una partita di calcio. In palio c’è una cosa seria: il futuro lavorativo di una decina di operatori della formazione professionale. Ciò che non ci aspettavamo che accadesse invece si è verificato. Il dirigente generale del dipartimento regionale Formazione professionale, Ludovico Albert, si è scomodato. E lo ha fatto in pompa magna. Con un comunicato stampa diramato dellUfficio stampa della Presidenza della Regione siciliana. Albert si è affrettato a formulare una smentita in merito a pronunciamenti su ricorsi di natura amministrativa avverso lAvviso n.20/2011.
A tal proposito, ha sottolineato che non è stata registrata alcuna pronuncia sfavorevole nei confronti dell’Amministrazione. Ogni altra notizia al riguardo è pertanto infondata, compresa quella, diffusa nei giorni scorsi, relativa all’Enaip di Caltanissetta..
Veniamo ai fatti. Il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, Sezione Terza, ha emesso lOrdinanza n.336/2012, del 29 maggio 2012, sul ricorso numero di registro generale 805 del 2012 proposto da Enaip di Caltanissetta contro lassessorato regionale Istruzione e Formazione professionale della Regione siciliana. I giudici amministrativi di primo grado hanno dato ragione allEnaip di Caltanissetta, motivando il provvedimento. E questo è un inconfutabile dato di fatto. Quindi una pronuncia sfavorevole per lAmministrazione Attiva, guidata da Albert cè.
Il Tar per la Sicilia, Sezione Terza ha, infatti, ha accolto listanza cautelare del ricorrente (Enaip di Caltanissetta) e per effetto ha ordinato allAmministrazione resistente (assessorato regionale Istruzione e Formazione professionale) di ammetterla con riserva alla fase di valutazione. In buona sostanza, allEnaip, in via cautelare, è stato riconosciuto il diritto ad essere ammesso con la propria progettualità alla fase di valutazione a valere sullAvviso n.20/2011, negata in un primo momento.
Un fatto importante questo, almeno da un punto di vista sociale. Perché avrebbe garantito, ad eventuale esame valutativo positivo, i posti di lavoro ad una ventina di operatori dellEnaip di Caltanissetta.
Occorre ricordare che questo è uno di quegli enti cosiddetti storici e strutturati che con lAvviso 20/2011 lAmministrazione Attiva, avrebbe dovuto in una certa maniera tutelare attraverso un sistema di valutazione garantista. Un Ente con una dotazione da almeno sette anni di 6.070 ore e un finanziamento di oltre 900 mila euro.
Ma torniamo alla ricostruzione dei fatti. Lassessorato regionale Istruzione Formazione professionale, che è ‘terza’ parte e non concorrente, decide di resistere e presentare appello al Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) per la Regione siciliana. E qui cosa accade? Entra in gioco il nostro articolo che anticipa il giudizio del massimo organo giurisdizionale amministrativo in Sicilia.
Il Cga respinge il ricorso. Questo è ciò che si evince dalla lettura del dettaglio del ricorso pubblicato sul sito istituzionale www.giustizia-amministrativa.it. Si parla, infatti, nella schermata di dettaglio, di un appello avverso lordinanza di sospensione del Tar Palermo, Sezione Terza. Dallesame delle informazioni assunte dal sito ufficiale del Cga si evincono le parti contrapposte: con ricorrente lassessorato regionale Istruzione e Formazione professionale e resistente Enaip di Caltanissetta.
Sin dal 27 luglio scorso, sul predetto sito, è stato pubblicato lesito del ricorso con la dicitura respinto condanna spese. Cioè il Cga ha adottato in data 26 luglio 2012 unOrdinanza, la n. 201200441. Dove si legge: “Ricorso in appello respinto”.
Ad ulteriore chiarimento riceviamo comunicazione che il 31 luglio 2012 – cioè ieri – il provvedimento assunto dal Cga in data 26 luglio 2012 non sarebbe pronto. Proprio così. Almeno per i legali dellEnaip di Caltanissetta. Il provvedimento, infatti, sarebbe in stato di minuta, come ci confermano gli stessi legali dellEnte di formazione. E quindi non disponibile.
Di contro, il dirigente generale, Ludovico Albert, ha fatto sapere di avere avuto accolto lappello. Infatti, chiarisce nel comunicato presidenziale: …Il Cga, infatti, ha accolto il ricorso in appello proposto dall’Amministrazione, riformando l’ordinanza resa in primo grado dal Tar di Palermo, e condannando anche l’Enaip al pagamento delle spese legali.
Avrà certamente le sue ragioni per sostenere che lappello è stato accolto. Sentito sulla questione, il rappresentante dellente ha tenuto a rilasciare al nostro giornale alcune precisazioni. Ad oggi non ho ricevuto notifica dellordinanza. In atto lunico riferimento in possesso è la notizia desunta dal sito istituzionale del Cga. Sito che riporta ‘respinto condanna alle spese’ in relazione al ricorso proposto dallassessorato regionale Istruzione e Formazione professionale. Auspico in merito chiarezza e serenità nei rapporti con la Pubblica Amministrazione regionale al fine di trovare adeguate soluzioni al personale operante nellEnte.
A noi risulta comunque che il provvedimento è in stato di minuta e serviranno altri giorni prima di poterne acquisire copia. Non possiamo che prenderne atto. Non appena saremo in possesso di notizie ufficiali informeremo i nostri lettori.
In questa fase diciamo che la mancata riammissione dellEnaip di Caltanissetta significherebbe la certezza per una ventina di lavoratori di ritrovarsi nel nuovo status di disoccupati. Con laggravante che la provincia di Caltanissetta perderebbe quasi certamente le uniche corsualità destinate ad soggetti diversamente abili. Un impatto terribile per una fetta di società nissena bisognosa di riferimenti nelle istituzioni per trovare adeguate risposte a precise esigenze.
Di questo saprà farsene carico lAmministrazione Attiva. La prima udienza per la trattazione in merito del ricorso al Tar Sicilia è fissata per il 2 gennaio 2013. Ma già per quella data si presume che le attività didattiche siano in fase avanzata.
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