UN’INCHIESTA DI LINKSICILIA SU QUESTO GROSSO COMUNE DEL CATANESE HA APERTO UN DIBATTITO ‘APPASSIONATO’ SULLA ‘TRASPARENZA’ E, SOPRATTUTTO, SULLA ‘CORRETTEZZA’ NELL’AMMINISTRAZIONE DELLA COSA PUBBLICA…
da Ignazio De Luca
riceviamo e volentieri pubblichiamo
In questi giorni ci siamo occupati della strana forniture di abbigliamento di lavoro che una ditta “omonima” del consigliere comunale di Misterbianco, Paolo Orlando, ha fornito allo stesso Comune di Misterbianco, per il vestiario di lavoro dei 5 addetti alle strutture sportive.
La scorsa settimana ci siamo occupati dei paletti dissuasori di sosta selvaggia forniti, in esclusiva al Comune, dalla ditta Cosentino-Schillaci.
Per l’articolo sui paletti, l’ing. Vincenzo Orlando, mediante l’avvocato Pietro Motta, ha chiesto rettifica perché tutto, a suo dire, era stato fatto secondo le previsioni dell’art. 125 comma 11 del decreto legislativo n. 163/2006.
Premesso che il consigliere Orlando e l’ing. Orlando non sono parenti ma solo omonimi senza virgolette, premesso che non nutriamo alcuna forma di avversione per il nome imposto al celebre Poema da Ludovico Ariosto, dobbiamo ancora, ahi noi, occuparci dell’attività professionale dell’ing. Vincenzo Orlando, pur essendo quasi del tutto certi che l’avvocato Motta, questa volta, non potrà chiedere rettifiche .
Dobbiamo fare un’altra premessa: pensiamo che l’ing. Vincenzo Orlando, dirigente del settore ottavo del Comune di Misterbianco, sia un sentimentale, anzi di più, un emotivamente sensibile. Quando affida direttamente forniture, lavori o manutenzioni non riesce a cambiare ditta: quella è e quella resta. Non c’è verso di convincersi che, magari, altri padri di famiglia potrebbero offrire le stesse o migliori condizioni: “Nonsi”, direbbe il celebre piantone del Commissariato di Montalbano. Non si cambia ditta.
Stiamo trattando e riferendoci alle approvazioni dei preventivi di spesa assunti con determinazioni del responsabile del settore ottavo ing. Vincenzo Orlando, n. ri: 1022 del 3 maggio 2013 per 21.731,00 euro, 1025 del 6 maggio 2013 per 18.895,00 euro, 1719 del 26 luglio 2013 per 7.865,00 euro , 2091 del 4 settembre 2013 per 23.812,00 euro, 2205 del 24 settembre 2013 per 6.978,00 euro, 2682 del 31 ottobre 2013 per 6.850,00 euro, sommano complessivamente 86.131,00 euro comprensivo di IVA di legge.
Per ogni affidamento diretto è stata invocata “l’acquisizione in economia mediante cottimo fiduciario ai sensi dell’art. 125 comma 1 lettera B, ai sensi dell’art. 125 comma 8, secondo periodo del D.L.G.S. 163/2006.
Per semplificare i vari richiami ai commi, agli articoli, ai periodi, alle lettere ai decreti, traduciamo che, mediante quella norma, è consentito l’affidamento diretto, ovvero, in questo caso esegue il lavoro chi garba all’ing. Orlando, se non supera la soglia di 40.000 euro, ma c’è un ma anzi due e grossi grossi.
Intanto informiamo, per opportuna conoscenza del responsabile del procedimento, geom. Giuseppe Marchese e dell’ing. Vincenzo Orlando, che il primo periodo del comma 8 all’art.125 prescrive che “l’affidamento mediante cottimo fiduciario avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici… anche individuati tramite elenchi predisposti dalla stazione appaltante”.
Se capiamo bene, e noi intendiamo più che bene, anche quando ci sia l’affidamento diretto, bisogna comunque interpellare 5 operatori, per la trasparenza, forse attività oscura ai burocrati Misterbianchesi, rotazione e parità di trattamento. In ultima analisi, consultare gli elenchi delle ditte fiduciarie iscritte agli albi dei fornitori. Mai è poi mai potrà agire da Orlando faccio come mi pare e affido a chi voglio io.
Intanto sveliamo che la ditta miracolata dai burocrati del settore ottavo è la Giardini Crisafulli s. r. l. Via Galimberti n. 43/a Misterbianco. Abbiamo usato miracolata, perché di questi tempi, in meno di sei mesi, un lavoro di oltre 86.000,00 euro non è facile accaparrarselo, specialmente da un ente pubblico che poi ti deve pagare entro trenta giorni dall’emissione della fattura, ma con le ‘allegre’ pratiche dei burocrati Misterbianchesi tutto è possibile!
Mentre gli altri operatori del settore muti muti guardano? Ma come mai non protestano? Aspettano pure loro il miracolo ? E nel frattempo? Chi si “ammucca” tutto e chi rischia di chiudere bottega?
Per la cronaca, registriamo che il titolare della ditta Crisafulli risulta essere l’ex genero dell’ing. Stefano Santagati, attuale assessore all’urbanistica della Giunta comunale di Misterbianco.
Siamo giunti alla conclusione riservandoci la norma che, lo dichiariamo senza mezzi termini, inficia, rende illegittima la procedura adottata dai burocrati del settore ottavo. Infatti il comma 13 all’art. 125 del decreto l. gvo 163/2006 recita: “Nessuna prestazione di beni, servizi, lavori ivi comprese le prestazioni di manutenzione periodica non periodica può essere artificiosamente frazionata allo scopo di sottoporla alla disciplina delle acquisizioni in economia”.
Più chiaro di così! Si può precisare che più che un frazionamento artificioso gli “affidamenti diretti Orlandiani “sembrano veri e propri ‘spezzatini’ studiati a tavolino. Abbiamo l’impressione che stavolta questo tavolino sia abbastanza precario e potrebbero esserci risvolti spiacevoli. Dura lex sed lex.
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