LA COMMISSIONE EUROPEA SOSPETTA CHE SI TRATTI DI AIUTI MASCHERATI ALLE BANCHE
Che si trattasse di un regalo alle banche lo aveva denunciato con veemenza il Movimento 5 Stelle, che nell’Aula di Montecitorio e di Palazzo Madama, si è battuto come un leone per fermare il Governo Letta. Una opposizione, che, come sappiamo, hanno pagato cara.
Ma, se ne sono accorti pure i cittadini italiani, mentre l’Adusbef , (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Postali, Assicurativi) ha depositato 130 esposti alla magistratura per denunciare il furto in danno degli italiani.
Parliamo de contestatissimo decreto «Imu-Bankitalia» che adesso, è finito nel mirino della Commissione europea. Il sospetto, più che fondato, è che si tratti di aiuti alle banche. Con una lettera inviata al Tesoro italiano, l’Ue chiede spiegazioni sull’operazione.
In pratica, per Bruxelles la rivalutazione da 300 milioni di lire del 1936 agli attuali 7,5 miliardi di euro delle quote Bankitalia detenute dai maggiori istituti di credito italiani (Intesa San Paolo che detiene oltre il 30% di Bankitalia e Unicredit con il 22,1%, Generali con il 6,33%, Carisbo, Inps, Carige, Bnl e Mps che detengono una quota massima del 3%) potrebbe essere una forma mascherata di aiuti di Stato alle banche.
Dalla rivalutazione delle quote in loro possesso, gli istituti di credito trarranno benefici patrimoniali permessi anche dalla vendita delle quote stesse. La rivalutazione sarà calcolata nei bilanci nel 2013 e si tradurrà in dividendi per gli azionisti, utili per compensare le perdite sui crediti «tossici» che le banche italiane hanno acquistato sullonda della bolla finanziaria dei mutui subprime negli Stati Uniti.
Lindagine è stata avviata dal Commissario europeo alla Concorrenza, Joaquin Almunia, che ha analizzato il ricorso delleurodeputato dellItalia dei Valori Niccolò Rinaldi. «I tempi dellanalisi sulle quote di Bankitalia dipendono dallItalia ha detto Almunia Ora sta alle autorità italiane rispondere alla nostra richiesta di informazioni».
Tanto quanto basta per fare dire al M5s che la loro protesta era giusta:
“La lettera dell’Ue sul decreto Bankitalia dimostra adesso che la nostra lotta e il nostro ostruzionismo in aula erano piu’ che sacrosanti. Ci hanno trattato come ragazzini irrequieti e invece ora gli eventi iniziano a dimostrare che avevamo ragione” dicono i deputati del MoVimento 5 Stelle. ”Avevamo spiegato in tutti i modi che si trattava di un favore alla lobby dei banchieri, una manovra criminale nel merito e pasticciata nel metodo, tanto che persino la Bce l’aveva accolta con diffidenza gia’ a dicembre scorso”.
“Ventisei M5S sospesi dalla Boldrini, 26 medaglie, sottolinea Beppe Grillo – Il M5S fece ostruzionismo, e alla fine la Boldrini applicò per la prima volta nella storia lormai famosa ghigliottina tagliando gli interventi in aula e approvando il decreto senza altre discussioni. Il M5S protestò rumorosamente, la deputata Lupo si beccò un ceffone in faccia ad opera dellillustre statista questore Dambruoso e poi arriva la sentenza della Presidenza che punisce tutto ciò- dice riferendosi alle sospensione dei deputati.
In Parlamento, strenua era stata anche l’opposizione di Fratelli d’Italia, che commenta così l’intervento dell’Ue:
“Guai in vista per il furto con destrezza immaginato dal governo Letta con il decreto Imu-Bankitalia per sottrarre 7,5 miliardi di euro di proprieta’ dei cittadini italiani e regalarli alle banche. L’operazione e’ talmente sfacciata che perfino il commissario Ue per la concorrenza non ha potuto far finta di nulla ed e’ stato costretto a chiedere maggiori spiegazioni al governo italiano” afferma il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni.
Ridimensionano, invece, gli autori dell’operazione:
”Vedremo in che termini il ministero dell’Economia rispondera’, certamente le buone ragioni di quel decreto non mancano. Abbiamo rafforzato il patrimonio delle banche senza oneri per lo Stato, questo va nell’interesse dell’Italia ma forse a qualcuno non piace. E’ stata un’operazione virtuosa a beneficio di tutti i cittadini, ma i grilli parlanti non mancano mai: stavolta plaudono ad un intervento delle odiate istituzioni europee” dice Ettore Rosato, dell’ufficio di presidenza del gruppo Pd della Camera.
Un po’ più cauto Stefano Fassina, che intervistato da Repubblica, prima attacca il M5s: “Grillo un giorno demonizza l’Europa e il giorno dopo la usa per attaccare il governo. Si mettano d’accordo con loro stessi”. Ma poi, incalzato dal giornalista, entra nel merito e ammette di avere avuto qualche dubbio: “Se ci sarà da correggerlo, lo correggeremo. Io stesso avevo dei dubbi. Il nostro obiettivo è favorire il credito alle imprese, se le procedura individuata non funziona, interverremo”.
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