Il presidente dell’Amt, Carlo Lungaro, conosce il nome di chi vincerà il bando per addetto stampa: il giornalista Giovanni Iozzìa. Quelle che fino a oggi erano state solo voci, su un caso denunciato anche in consiglio comunale, adesso sono nero su bianco nel verbale dell’ultima seduta della commissione Bilancio e Partecipate. Ascoltato e sollecitato dai consiglieri, il numero uno dell’Azienda metropolitana trasporti ha ammesso non solo di conoscere l’identità del vincitore di un bando che non è stato ancora espletato, ma ha annunciato che verrà fatto un nuovo concorso pubblico per il ramo marketing «al fine di evitare contenziosi» con un’altra dipendente, precaria da 17 anni.
Sul bando per un nuovo addetto stampa si erano concentrate le attenzioni del consigliere comunale del Pd, Niccolò Notarbartolo, che aveva presentato un’interpellanza all’amministrazione, denunciando paletti troppo stringenti e la presenza già in organico Amt di una giornalista, la precaria per cui Lungaro ha annunciato l’apertura di un nuovo concorso. Anche il capogruppo di Area Centro Destra, Manlio Messina, aveva sollevato il caso in consiglio comunale, inserendo dentro una busta chiusa il nome del possibile vincitore. Lo stesso nome che nella seduta del 9 febbraio, Lungaro ha ammesso di conoscere.
Dopo aver esposto i buoni risultati della società partecipata ottenuti sotto la sua gestione, il presidente afferma: «Per quanto concerne la probabile assunzione di un addetto stampa per mezzo di bando pubblico, l’azienda non ha potuto farne a meno poiché la dott.ssa in atto in servizio (la giornalista di cui parlano i consiglieri Notarbartolo e Messina ndr) ha un contratto di precariato che dura da circa 17 anni e pertanto non lo si può rinnovare, ma per la stessa, al fine di evitare eventuali contenziosi legali, si sta provvedendo ad attivare un concorso pubblico per il ramo marketing». Manlio Messina sottolinea l’illogicità del ragionamento, in quanto «alla dipendente già in forza non si può rinnovare il contratto, ma si espleta un concorso per il posto di marketing». A questo punto è Notarbartolo, giocando a carte scoperte, a dire esplicitamente il nome che circola per la figura di addetto stampa: Giovanni Iozzia. «Il presidente – si legge nel verbale – risponde che anche lui conosce il nome e che non ci sarebbe niente di male se il nome fosse quello di Iozzia perché a valutare sarebbe una commissione esterna». Giovanni Iozzia è direttore dell’emittente locale Prima Tv.
Infine, quando gli viene chiesto quali saranno le mansioni dell’ufficio stampa e quale il suo costo, Lungaro spiega che riceverà circa 1.900 euro al mese e che «dovrà far ampliare il servizio di trasporto locale nell’area metropolitana riconducendo un’attività di raccordo tra i sindaci dei paesi limitrofi». Preferisce non commentare l’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando. «Sarà l’amministrazione ad esprimersi con una nota», afferma.
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