Sinistra Comune, un contenitore di idee e di programmi oltre che una forte base di consenso a sostegno della candidatura di Leoluca Orlando in vista delle prossime consultazioni elettorali. La rete di associazioni, organizzazioni politiche e singoli che sta aggregando la sinistra cittadina si è data appuntamento oggi alle ex scuderie di Palazzo Cefalà, nel cuore di Palermo. L’assemblea, oltre ad alimentare la discussione su un programma comune per la città è stata anche l’occasione per proseguire la discussione in vista delle prossime elezioni amministrative. Oggi è stato scelto dai partecipanti il simbolo della lista, continuando così un percorso di effettiva partecipazione come stabilito nell’ assemblea cittadina dello scorso mese. Presenti esponenti nazionali e locali di Sinistra Italiana, il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Vincenzo Fumetta e esponenti di una decina di associazioni e movimenti cittadini.
Oltre che discutere di alleanze ci si è concentrati sul programma politico: «Bisogna partire da quello che abbiamo fatto – afferma l’assessore comunale alla Mobilità Giusto Catania – rivendicandolo e rilanciando i punti di debolezza, su cui va costruita una forte progettualità. Bisogna tutelare i grandi risultati che abbiamo ottenuto in questi cinque anni. Credo che questa operazione politica che stiamo facendo è molto importante. Si chiama Sinistra comune, perchè vuole parlare il linguaggio della gente comune. Comune perchè vuole rimettere al centro il tema della comunità, dei beni comuni, e anche perchè le prossime elezioni sono quelle che servono per rinnovare il Comune. Tutti questi elementi insieme sono il segno della grande possibilità che abbiamo di aprire una partita per l’egemonia politica e culturale in questa città».
Uno dei nodi su cui si discute in questo momento è rappresentato dalla posizione del Pd locale rispetto alla discesa in campo di Orlando che si presenta per la quinta volta come candidato sindaco: «Questo è un problema del Pd che dovrà spiegare alla città – aggiunge Catania – come mai dopo cinque anni di insulti, di ricorsi al Tar, di richiesta di dimissioni, improvvisamente si converte sulla via di Damasco. Penso che ci sia un tema politico e programmatico. Il Pd dove governa in giro per l’Italia attua le privatizzazioni più selvagge sui beni comuni come l’acqua, la gestione dei rifiuti. Questo tema per noi è fondamentale e rivendichiamo la necessità di mantenere pubblici tutti i servizi, in antitesi rispetto a quello che fa il partito democratico».
L’incontro di oggi arriva al termine di «un percorso verso le elezioni in cui abbiamo lavorato con molta fatica in questi mesi – dice Erasmo Palazzotto deputato nazionale di Sinistra Italiana – per racchiudere tutte le anime della sinistra in un progetto comune. Si basa sulla partecipazione in una forma innovativa. I partiti e le organizzazioni hanno fatto un passo indietro per creare uno spazio nuovo aperto ai cittadini. Le liste sono in fase di definizione. Ci sono tantissime disponibilità e dovremmo fare una selezione. Ci sono pezzi variegati del mondo sociale e movimenti cittadini. Le liste proveranno a rappresentare la città». E su Orlando, aggiunge Palazzotto: «Partiamo da un giudizio politico sulla sua amministrazione, che ha cambiato il volto della città in questi cinque anni. L’abbiamo sempre sostenuta. Il Pd dovrebbe spiegare perchè se fino a qualche mese fa pensava che fosse il peggior sindaco d’Italia, adesso, senza esprimere alcun giudizio politico vuole entrare nella coalizione che lo sostiene. Sembra una mossa che serve a risolvere una crisi del Partito Democratico che non ha un’idea della città e che oggi è disponibile anche a mettere da parte la propria identità per trovare una via di fuga da questa situazione». Quanto al candidato del M5s Ugo Forello, Palazzotto taglia corto: «Non lo conosco, non posso dare un giudizio politico, però a parte in qualche caso, i Cinque stelle hanno dato prove di governo disastrose».
Se Orlando dovesse prendere in considerazione il Pd «fa un grave errore, perchè è il vero killer del centrosinistra in Italia e in Sicilia – precisa Palazzotto – dove ha deciso di governare con un pezzo del centrodestra come Ncd. Il Pd deve dirci cosa vuole fare politicamente, qual è la sua idea di città. Abbiamo detto al sindaco che abbiamo un’idea diversa che significa tutelare l’anomalia politica di questa amministrazione e la straordinarietà dell’esperienza di Orlando, pur consapevoli che ci sono tante cose che questa amministrazione non è riuscita a fare che ci ripromettiamo di migliorare nella prossima consiliatura. Ad oggi – conclude – non ho nessun elemento per pensare che governare insieme al Pd sia un bene per questa città alla luce di come sta governando la Regione e nelle altre città».
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