L’11 giugno i palermitani saranno chiamati a scegliere il sindaco che dovrà governare la città per i prossimi cinque anni per la sesta volta da quando l’elezione del primo cittadino è decisa in maniera diretta dai votanti. Tra vecchie facce e giovani rampanti si sta per chiudere l’ennesima, sfiancante, campagna elettorale, che ha visto impegnati i sei candidati che si sono dati battaglia nelle piazze, tra la gente e sui giornali. MeridioNews ha voluto condensare il lavoro svolto durante la campagna elettorale, le impressioni, le interviste, i programmi in un ele-book. Un piccolo libro digitale che vuole essere vademecum del pensiero dei candidati, nessuno escluso, per poter consentire al lettore di farsi un idea, rafforzare il proprio pensiero o magari cambiarlo anche, a sua discrezione, a pochi giorni dall’appuntamento con le urne. Il tutto accompagnato dalle fotografie scattate in analogico da Beniamino Cangemi, che ha colto un lato meno ordinario della campagna, un po’ ironico, un po’ dissacrante, sicuramente vicino all’occhio dello spettatore, che sia stato esso votante o meno.
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Non sono mancati i colpi di scena. Dal balletto delle alleanze che hanno portato al delinearsi di coalizioni che mischiano al loro interno anime dalle visioni totalmente contrapposte al dibattito sul rinnegare o meno i simboli di partito, per finire allo sfoltimento della rosa dei candidati sindaco. Erano partiti in nove. La spada di Damocle della raccolta delle firme per validare le liste, però, aveva subito messo fuorigioco, non senza strascichi polemici, Tony Troja e Tanino Cammarata, che hanno fatto un passo indietro ancor prima della scadenza prevista per la presentazione delle liste. Una presentazione segnata dalla comparsa di Marco Lo Bue, candidato a sorpresa. Il misterioso giovane, pare, vicino ad ambienti di centrodestra si era presentato a palazzo Jung con tanto di liste e documenti. Un’esperienza, la sua, durata lo spazio di due giorni: escluso per alcuni problemi nella documentazione si è infine ritirato senza neanche tentare il ricorso: «Sono impegnato, mi devo sposare, non ce la faccio» ha dichiarato. Chi ha fatto ricorso è stato invece Francesco Messina, l’avvocato e leader di Centro Riformista, non ha superato il controllo delle firme per problemi legati al pubblico ufficiale che le ha vidimate. Non è andata bene. Ma lui giura che lo rivedremo da candidato alla Regione.
Il resto sono gli slogan, le campagne pubblicitarie, il volantinaggio, le sfilate dei big nazionali a supporto dei candidati, i j’accuse e i programmi. Questo Elebook è il risultato di una campagna elettorale seguita passo passo dalla redazione di MeridioNews e vuole riassumere in poche pagine i pensieri, le idee, le storie dei candidati per consentire ai nostri lettori, a pochi giorni dal voto, di farsi un’idea più chiara di chi sono i contendenti alla poltrona più importante di palazzo delle Aquile. Non una sorta di Guida Michelin in cui si assegnano delle stelle ai candidati in base ai programmi preparati, ma uno sguardo imparziale, una mappa per districarsi tra i sui sei aspiranti primi cittadini, su chi li supporta e sui loro propositi da sindaco.
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