«I conti dell’Amap, la municipalizzata che si occupa del servizio idrico integrato nel capoluogo siciliano, non tornano. Anzi peggiorano, tanto da fare intravedere all’orizzonte il dissesto.
E ciò, nonostante il mutuo accesso dall’amministrazione comunale e nonostante l’aumento di capitale. I soldi che arriveranno, infatti, non saranno utilizzati per lo scopo previsto, ovvero il pagamento dei creditori e gli investimenti, ma per pagare gli stipendi e le banche e neanche basteranno.
La denuncia è di Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che spiega: «Il Comune, approfittando anche del decreto “Sbloccaimprese” del Governo nazionale, ha acceso un mutuo per le società partecipate, e all’azienda di via Volturno andranno 4,4 milioni di euro, soldi che dovrebbero servire, come dice chiaramente la legge, per pagare esclusivamente ed entro il termine perentorio di trenta giorni, i creditori e i fornitori.
«Fondi, che invece, l’Amap – sottolinea Figuccia- sarà costretta ad utilizzare per pagare gli stipendi ai 164 addetti alle caditoie, i quali, dopo il cambio di contratto lavorativo dall’ex Amiaessemme all’Amap, fino allo scorso 15 settembre sono stati impegnati prima con le visite mediche e poi con i corsi di formazione, tanto che sono entrati materialmente in servizio soltanto dalla seconda metà del mese di settembre.
Ma i 4,4 milioni non sono sufficienti per pagare gli stipendi di questi operai, considerato che l’azienda di via Volturno è costretta a trovare, tra le pieghe del proprio bilancio, un altro milione e mezzo di euro per saldare interamente le loro spettanze, cifra che costringe gli amministratori dell’Amap a fare salti mortali per non fare saltare i conti.
«Inoltre, i 5 milioni di euro che sono stati stanziati per l’aumento del capitale sociale non saranno utilizzati per investimenti, come sarebbe normale, ma per pagare una parte dei debiti che l’Amap ha con le banche, che ammontano a circa 8 milioni di euro.
Insomma, una situazione già abbastanza critica che, con il passare del tempo, rischia seriamente di compromettere i conti aziendali. E’ necessario, quindi, che il Comune intervenga al più presto per evitare il dissesto dell’Amap».
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