Alturestival, festival dedicato alla natura, le arti e le culture tra i monti della Sicilia, l’ 8 settembre al Castellaccio di Monreale , dedica una giornata di manifestazioni in occasione del CXXVI° anniversario dalla fondazione del Club Alpino Siciliano. Una mostra intitolata “Dagli Archivi del C.A.S” (visitabile fino al 30 settembre) si inaugurerà alle ore 17,30 e vedrà protagoniste le foto che hanno segnato la storia del Club Alpino Siciliano, dall’anno della sua costituzione nel 1892 fino ai giorni nostri.
Alle 18, invece, verrà presentata la digitalizzazione della rivista “Sicula” a cura della Fondazione Ignazio Buttitta. Una rivista che è un documento storico contenente articoli, reportage, racconti e narrazioni, che portano la firma di alcuni dei più rappresentativi studiosi e naturalisti che hanno fatto la storia del Club Alpino Siciliano, come Minà Palumbo, l’etnologo Giuseppe Pitrè , il filosofo Francesco Orestano , Michele Lo Jacono Poiero , Alessio Di Giovanni e tanti altri.
«La rivista Sicula – spiega Mario Crispi, presidente del Club Alpino Siciliano – descrive e testimonia gli albori di un associazionismo sano, basato sulla convivialità e sulla partecipazione, identitaria di una Palermo ma anche di una Sicilia, che stava ricostruendo se stessa dopo un’unificazione sofferta e travagliata, con gli ultimi strascichi d ella belle époque e ormai a un passo dal baratro della prima guerra mondiale». La rivista, dopo la presentazione, sarà poi consultabile online sul sito del Club Alpino Siciliano.
A concludere la giornata alle ore 20 , il concerto di Carlo Muratori e alle 21,30 , invece, il concerto di Enzo Rao e Giuseppe Viola . Le manifestazioni in occasione del CXXVI° anniversario del Club Alpino Siciliano, verranno precedute alle ore 16.00 da una passeggiata che, con partenza da Portella San Martino, condurrà al Castellaccio di Monreale.
LA RIVISTA SICULA
“ Sicula” fu la rivista che scandì la storia del Club Alpino Siciliano dal 1897 al 1954. Originariamente ideata per documentare le attività del club, le iscrizioni e le riunioni, divenne ben presto una rivista oltre che di alpinismo ed escursionismo, anche di geografia, antropologia e filantropia. Vi scrissero l’archeologo e rettore dell’Università di Palermo Antonio Salinas (già presidente dal 1905 al 1909), gli antropologi Giuseppe Pitrè e Antonio Salomone Marino, i poeti Alessio Di Giovanni e Vito Mercadante, il geografo Paolo Revelli, il filosofo Francesco Orestano, e tanti altri studiosi e letterati. Una raccolta di percorsi, attraversamenti, scoperte, narrazioni, poesie e racconti, descrizioni di una Sicilia ancora intatta e pionieristica, uno spaccato di una società in evoluzione che raccordava tra loro, attraverso la passione per la montagna e l’escursionismo, classi sociali diverse verso un mondo solidale e attento al suo territorio. La Prima Guerra Mondiale costituì uno shock per il Club che fece una prima pausa di attività, che riprese poi nel 1920. Il vero stop avvenne, invece, con lo scioglimento forzato voluto dal fascismo che decretò una lunga pausa di vent’anni, sia del sodalizio, e sia della rivista che riprese le sue pubblicazioni nel 1947, quando il Colonnello Poletti restituì a tutte le associazioni le proprietà ed i rispettivi statuti. La rivista durò fino al 1954, quando il Club Alpino Siciliano si dotò di un nuovo statuto e di personalità giuridica. Successivamente l’idea di rivista del Club Alpino Sicilia fu ripresa, ma sotto il nome di “Etna Madonie”, dal 1973 al 1998.
IL CLUB ALPINO SICILIANO
Il 9 settembre 1892, cinque studenti liceali con la passione dell’alpinismo, Fausto e Francesco Orestano , Beniamino Lo Forte , Alfredo Perdichizzi e Giuseppe Noera, fondarono a Palermo il Club Alpino Siciliano. Erano gli anni dei Florio, dei Basile , dell’ Esposizione internazionale e della Triplice Alleanza , delle avventure coloniali. Parallelamente, nel 1896 , nacque la rivista del Club, ‘ Sicula’, a cui collaborarono studiosi e naturalisti quali Minà Palumbo, l’etnologo Giuseppe Pitrè , il filosofo Francesco Orestano , Michele Lo Jacono Poiero , Alessio Di Giovanni e altri. Nel 1897 , il Club Alpino Siciliano acquistò il Castello di San Benedetto (conosciuto come ‘ Castellaccio ’ ), monumento normanno del XII secolo . Nel 1915 , il Comune di Isnello assegnò al Club Alpino Siciliano il terreno di Piano Zucchi . Il Club iniziò subito i lavori, poi sospesi con lo scoppio della prima guerra mondiale. Finalmente, nel 1922 , venne inaugurato a Piano Zucchi il primo rifugio alpino siciliano, intitolato poi negli anni ’50 a Luigi Orestano . Gli anni Sessanta furono anni di espansione per il Club Alpino Siciliano che, sotto la presidenza di Giuseppe Crispi (presidente dal 1963 al 2006) , ebbe notevole sviluppo sia nel campo delle attività che del patrimonio. Sotto la sua presidenza furono pertanto costruiti: nel 1968 il Rifugio Monte Cervi (m.l.m. 1600) , nel 1970-73 il Rifugio F. Crispi di Piano Sempria (m.l.m. 1300); nel 1970 il Rifugio M. Morici al Pizzo Luminario (m.l.m. 1450); nel 1970 il Rifugio Carbonara (m.l.m. 1903); nel 1970 il Rifugio Bosco del Vicaretto (m.l.m. 1100); nel 1973 il Rifugio-Ostello della Gioventù (m 1600) vicino a Piano Battaglia.
(fonte: ufficio stampa Alturestival)
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