Sit-in dei lavoratori del call center Almaviva Contact, in via Cordova, dopo che l’azienda ha annunciato le procedure di trasferimento di 150 addetti su 396 dal capoluogo siciliano a Rende, in Calabria. Presente anche il sindaco Leoluca Orlando, che ha manifestato la propria solidarietà ai lavoratori.
I sindacati hanno proclamato per oggi una giornata di sciopero. L’azienda ha convocato il collegio Rsu per un esame congiunto, così come previsto dal contratto collettivo, ma le posizioni della proprietà e rappresentanze sindacali, al momento, rimangono distanti.
Da quanto si apprende da fonti sindacali, Almaviva avrebbe ribadito la volontà di spostare i lavoratori della commessa Enel in Calabria, motivando la decisione con i maggiori volumi di traffico ai quali bisogna fare fronte in quella sede. L’azienda ha sostenuto che i motivi per cui c’è bisogno di personale a Rende consistono in un momento di attuale aumento di lavoro. In Calabria ci sarebbero maggiori volumi di traffico e, per questo, si sarebbe anche fatto ricorso in questi mesi a lavoratori interinali. Inoltre ci sarebbe anche una richiesta esplicita dei clienti all’azienda, che avrebbero chiesto esplicitamente di fare restare a Rende la sede di lavoro, per evitare noie di carattere logistico.
I sindacati, da parte loro, rifiutano l’ipotesi di trasferimento dei lavoratori, che reputano una violazione dell’accordo siglato il 31 maggio. Nello specifico, le rappresentanze dei lavoratori reputano che non si stia rispettando la clauosola che prevede di smistare ai siti Almaviva dove sono in vigore i contratti di solidarietà, come Palermo, il traffico derivante dalle commesse gemelle, quelle derivanti dagli stessi clienti.
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