I lavoratori Almaviva non si arrendono è le proteste di oggi sono solo un assaggio di quello che accadrà nei prossimi giorni. Dopo la conferma da parte dell’azienda di 1670 esuberi a Palermo, quasi 3 mila in tutta Italia, i sindacati programmano le prossime iniziative di protesta. Gli operatori, infatti, parteciperanno alle celebrazioni del venerdì Santo, alla cattedrale del capoluogo siciliano per chiedere al vescovo di intercedere per la vertenza e chiedere un forte intervento delle istituzioni. Previsti poi un gazebo permanente in via Ruggero Settimo da sabato mattina 26 marzo per coinvolgere la cittadinanza, e sit in davanti le sedi dei committenti Almaviva, giovedì 24 davanti Enel in via Autonomia siciliana, venerdì 25 davanti la sede Telecom e nello stesso giorno davanti la sede Wind a Palazzo Gamma.
Intanto la Regione ha fissato un incontro per il prossimo 31 marzo a Roma per incontrare i vertici dell’azienda. Esattamente il giorno dopo, il 1 aprile, anche i sindacati saranno ricevuti per discutere delle procedure di mobilità: «Il vice ministro per lo Sviluppo Teresa Bellanova – afferma Rosalba Vella Slc Cgil – ha confermato la disponibilità i fondi necessari per garantire gli ammortizzatori sociali fino al 2017 e soluzioni per dar una sferzata al settore. Il governo, inoltre, ha chiesto all’azienda una moratoria dei licenziamenti impegnandosi ad attivare sanzioni e fare in modo che le clausole sociali vengano applicate e gli appalti non siano più al massimo ribasso ma seconda l’offerta economicamente più vantaggiosa. Faremo di tutto – conclude – per costruire un percorso alternativo ed evitare i licenziamenti».
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