Fa sorridere (si fa per dire) la recente presa di posizione di Antonello Montante, l’onnipresente leader degli industriali siciliani (quelli che hanno l’esclusiva della propaganda dell’antimafia-per intenderci) a proposito del probabile rimpasto di Giunta:
“Si discuta pure di poltrone, ma poi si agisca in fretta per dare garanzie ai lavoratori e alle imprese” ha sentenziato Montante. Che di poltrone è un grande esperto visto i posti occupati dai suoi uomini alla Regione, nonostante nessuno li abbia mai eletti e alla faccia delle norme sull’incompatibilità (vedi caso Irsap e Irfis).
Insomma da quale pulpito…. si vocifera in giro. Non a caso, il deputato del Pd, Mario Alloro, non se le tiene e snocciola uno ad uno tutti i posti chiave su cui Confindustria Sicilia ha messo ‘allegramente’ le mani, richiamando l’attenzione, in particolare, sul caso Ast, l’Azienda siciliana dei trasporti, di cui Montante e socio e di cui, a quanto pare, non si riesce ad avere una documentazione completa. Tanto che Alloro sollecita un dibattitto in Aula sulla governance di questa società regionale.
“Trovo davvero sorprendente la recente presa di posizione dei vertici di Confindustria Sicilia, dal momento che sono loro i primi ad avere uno spasmodico interesse ad occupare poltrone: spieghino piuttosto alla classe politica regionale cosa hanno fatto e cosa propongono per lo sviluppo dellintera rete economica e imprenditoriale siciliana.
Qualora il presidente Montante se ne fosse dimenticato dice Alloro (nella foto) ricordiamo giusto qualche caso: oltre allassessorato regionale alle Attività produttive, Confindustria ha occupato le poltrone di tutti i Commissari delle Camere di Commercio dellisola, Interporti Sicilia, CRIAS, IRSAP e AST, sulla quale sarebbe più che opportuno un dibattito daula e la cui documentazione ho da tempo richiesto senza ricevere nessuna risposta.
In questo modo, di fatto, il governo regionale ha messo nelle mani di Confindustria tutti gli strumenti per lo sviluppo delle Attività produttive nellisola: dovrebbero essere loro a spiegare alla classe politica cosa hanno fatto, non il contrario.
Come se tutto questo non bastasse, poi, vi è stato il recente pellegrinaggio dei vertici di Confindustria al presidente della prima commissione Ars, Marco Forzese: più che una condivisibile manifestazione di solidarietà, è apparso come lennesima tirata di giacca a chi, nei fatti, con la sua astensione ha consentito il risicato via libera alla nomina dei vertici dellIRSAP.
Alla Sicilia conclude Alloro – serve un sostegno concreto alla ripresa economica e per la creazione di posti di lavoro, non certo stucchevoli lezioni da parte di chi, oltretutto, non ha i titoli per farne”.
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