All’ex carcere di Vizzini un’escape room ideata dagli studenti «Il gioco strumento per sperimentare il patrimonio culturale»

L’ex carcere di Vizzini diventa l’ambientazione per un escape room. La trasformazione è avvenuta grazie a una trentina di studenti e studentesse dell’istituto superiore Secusio che, insieme al team di Officine Culturalista co-progettando il gioco di fuga destinato ad altri loro coetanei all’interno degli spazi del Castello che, fino agli anni ’70 del secolo scorso, è stato utilizzato come carcere borbonico. «Sperimentare il patrimonio culturale attraverso la gamification – dice a MeridioNews Giovanni Sinatra di Officine Culturali – fa nascere nei ragazzi appartenenza e partecipazione non solo al bene fisico ma soprattutto alla comunità. Diventano, insomma, portatori di valori sociali e civili». L’escape room all’ex carcere, infatti, è una parte del progetto BeeDini-Vizzini 2030, iniziato nel giugno del 2020 e sostenuto da fondazione con il Sud, che ha come fine ultimo, nell’ottica di generare alternative allo spopolamento delle aree interne della Sicilia, la nascita di una impresa sociale ibrida. «In un verso, sarà dedicata alla produzione di miele biologico e di altri prodotti tipici locali dell’agroalimentare – spiega Sinatra – ma avrà anche un’anima culturale con attività di socializzazione pensate nell’ottica dello sviluppo del territorio che avranno come fulcro sempre il Castello». 

Che, in questi mesi, è già stato animato dagli incontri degli studenti e delle studentesse di due diverse classi del liceo si sono incontrati proprio al Castello per organizzare la fase creativa e la sinossi dell’escape room immaginando le varie fasi nei diversi ambienti. Dopo la pausa estiva, il percorso di formazione proseguirà con un focus sulla scrittura dell’attività ludica, sulla progettazione e la realizzazione delle meccaniche di gioco, sulla costruzione dei materiali e delle scenografie. «Non solo – aggiunge Sinatra – saranno loro a occuparsi anche della comunicazione di questo nuovo prodotto culturale e anche dell’evento finale che sarà l’inaugurazione dell’escape room ambientata al Castello e destinata ad altri adolescenti e giovani del territorio». Così un bene pubblico viene davvero trasformato in un bene comune. «I ragazzi sono pieni di idee e hanno uno sguardo fresco anche sui luoghi – sottolinea Sinatra – Il fatto che siano attori e non soltanto meri spettatori passivi già a partire dalla fase della progettazione delle attività crea in loro un’affezione nei confronti dei posti che poi si trasforma in tutela del bene». E non solo di quello. «Questo percorso per arrivare allo storytelling dell’escape room – aggiunge – è stato per loro anche l’occasione di scoprire storie di persone, di luoghi e di oggetti del loro territorio che non conoscevano». La gamification diventa strumento per creare senso di appartenenza alla comunità locale e per sviluppare il concetto di diritto/dovere di cittadinanza. «Un modo – analizzano da Officine Culturali – per avvicinare i giovani ai beni culturali attivando processi di coesione sociale che li fanno restare». 

Marta Silvestre

Recent Posts

Osservatorio su monte Mufara, Urso: «Prevenirà minacce sulla Terra»

«Anche la Sicilia avrà il suo avamposto spaziale. L'Osservatorio astronomico dell'Esa consentirà di perlustrare gli spazi più…

11 ore ago

Palermo, portava hashish in carcere per un detenuto: arrestata una donna

Una donna che cercava di portare 30 grammi di hashish nel carcere Lorusso di Pagliarelli…

12 ore ago

Caltagirone, chiuso lounge bar per sospetta vendita di stupefacenti al suo interno

La polizia di Stato ha eseguito il provvedimento con il quale il questore di Catania ha decretato…

12 ore ago

Palermo, il titolare de La Braciera dopo il fulmine: «I feriti stanno tutti bene. Abbiamo avuto paura»

«Abbiamo vissuto una serata di grande paura ma adesso fortunatamente possiamo tirare un sospiro di…

12 ore ago

Reati contro la pubblica amministrazione, sospesi la presidente del consiglio di Trapani e un consigliere di Mazara

Con separati provvedimenti è stata dichiarata dal Prefetto di Trapani la sospensione ope legis della presidente del…

12 ore ago

CoEHAR in Caritas, il progetto per aiutare le persone indigenti a smettere di fumare

«Aiutare chi è in difficoltà e fuma, a smettere di fumare». Può essere sintetizzato così…

14 ore ago