«L’ultima clamorosa marcia indietro dei 5stelle sul Tav dimostra ciò che diciamo da tempo, cioè che non ci sono governi amici». Così Elio Teresi, attivista No Muos, spiega il senso della serata organizzata per sabato 27 luglio alla Casa del Popolo – lo spazio occupato in via Cavour (l’ex sede dell’istituto nazionale per sordomuti) che da mesi vede svolgere una fitta serie di attività da parte dei militanti di Potere al Popolo tra doposcuola popolare, sportello per il lavoro e contro lo sfruttamento, insegnamento dell’italiano agli stranieri, sportello emergenza abitativa, raccolta e distribuzione indumenti, biblioteca e aule studi.
Così, in vista dell‘annuale campeggio che il movimento No Muos ha organizzato a Niscemi dal 2 al 5 agosto – con le attività che si alterneranno tra il presidio a pochi metri dalla base militare americana e la piazza della cittadina nissena -, gli attivisti palermitani hanno scelto di organizzare una serata che approfondisce e racconta le lotte dei nostri territori devastati da mafia, guerre e speculazioni. Una serata all’insegna di dibattiti, video, cibo genuino e musica. «Crediamo che sia importante tornare a parlare a Palermo delle ragioni che si spingono a continuare a lottare, a 10 anni dalle prime opposizioni popolari a quello strumento di guerra e morte che è il Muos – spiega ancora Elio Teresi – A partire dal fatto che da un anno, nel più assoluto silenzio dei partiti che pure continuano a dirsi dalla nostra parte, incarcerato al Pagliarelli c’è un pacificista come Turi Vaccaro, colpevole secondo i giudici di aver provato a fermare il Muos con azioni non violente. Inoltre voglio ricordare che la scorsa domenica è andata a fuoco una parte notevole della riserva della Sughereta, e sappiamo che le operazioni di spegnimento dell’incendio sono state rese più difficili proprio dalle recinzioni della base militare della Us Navy. La conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che lo Stato italiano ha scelto di militarizzare un territorio e non sa neanche tutelarlo».
Si comincia alle 18 con un dibattito sulle prospettive della lotta, a cui sarà presente anche Giovanni Impastato, che da oltre 40 anni porta avanti le lotte nel nome del fratello Peppino. Alle ore 20 ci sarà poi il tempo di una cena sociale, a cura del collettivo Falce e Forchetta (è gradita la prenotazione). Alle ore 21 verrà proiettato il documentario Come il fuoco sotto la brace, del videomeker ragusano Giuseppe Firrincieli, che racconta le ragioni della lotta del movimento No Muos – lunga 10 anni – e il periodo di maggior intensità dello stesso, in un arco temporale che va dal 2013 (anno della prima clamorosa collettiva invasione della base e dell’occupazione dell’Ars) al 2014. A concludere la serata Musica contro la guerra, a cura del movimento studentesco dei Picciotti.
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