Alfano a Catania, sgomberata piazza Manganelli «Festa privata». Multe a residenti, posti ad auto blu

Quarantotto auto in piazza Duomo, a Catania. Uno spiegamento di forze importante, con un solo protagonista: il ministro degli Interni Angelino Alfano, ospite della festa della polizia celebrata martedì. Una visita istituzionale che però adesso scatena delle polemiche a causa di un risvolto privato: la presunta partecipazione del titolare del Viminale al party di inaugurazione di un locale in via di Sangiuliano, il Pitti, con tanto di un’altra area – piazza Manganelli – interamente bloccata e trasformata in un parcheggio. Lo racconta Massimo Malerba in un post online che in poche ore ha avuto centinaia di condivisioni

«Ero a passeggio in compagnia del consigliere di circoscrizione Davide Ruffino quando abbiamo visto questo spiegamento di forze che ci è sembrato eccessivo», spiega a MeridioNews Malerba. «Ci stavamo chiedendo per quale motivo ci fosse tutta quella confusione quando dal Comune sono usciti Enzo Bianco e il ministro Alfano». I due «hanno iniziato a sfilare a piedi verso il palazzo della Cultura». A seguirli «un centinaio tra poliziotti, agenti della Digos e dei servizi. Sembravamo al corteo di Kennedy», ironizza Malerba. La cui curiosità non sarebbe passata inosservata a uno dei componenti della scorta. «Ci state pedinando?», avrebbe chiesto l’agente in borghese a Malerba e Ruffino. 

Poco dopo Massimo Malerba riporta in un post su Facebook la scena che ha appena vissuto, descrivendo le numerose auto parcheggiate davanti la cattedrale, quando cominciano a fioccare i commenti da parte di alcuni residenti di piazza Manganelli. «Mi hanno scritto che molte auto erano state rimosse e che gli abitanti della zona erano stati multati». Lo conferma uno degli abitanti. «Nel pomeriggio la macchina di mia moglie è stata rimossa, nonostante fosse parcheggiata dal giorno prima in via di Sangiuliano», afferma. Nessun avviso né segnalazione il giorno precedente, quanti avevano posteggiato tra piazza Teatro Massimo e via Etnea non trovano più le auto al proprio ritorno. «La sera sono andato a chiedere spiegazioni ai vigili – prosegue il residente – e mi hanno detto che era stata rimossa per la festa della polizia». Ma anziché una manifestazione, vengono immortalate altre auto, in quello che viene definito «un parcheggio privato». 

Alfano, secondo quanto riportato dai cittadini, avrebbe preso parte all’inaugurazione di un locale. «Un fatto privato – puntualizza Malerba – che non era inserito tra gli eventi istituzionali svolti in piazza Duomo, cortile Platamone e piazza Teatro Massimo». «Hanno fatto chiudere un quartiere per una festa, con un codazzo di auto blu». In una delle foto inviate «si vede la piazza sgombra di macchine dei residenti, ma piena di auto di servizio e invitati». I titolari del Pitti, però, si trincerano dietro un secco no comment. Impossibile avere conferma se Angelino Alfano abbia partecipato all’evento. «Non possiamo rilasciare informazioni», si limitano a rispondere alle domande poste.

Intanto a pagarne le spese sono quanti avevano lasciato in sosta le vetture nella zona. «Speravo di recuperare la macchina senza pagare la multa, perché quando abbiamo parcheggiato non c’erano cartelli», conclude scoraggiato l’abitante. Speranza disattesa, perché il conto che viene consegnato è di 62 euro per la rimozione e 85 per la multa. Sulla vicenda Adele Palazzo, segretaria del circolo centro storico del Partito democratico, chiede l’intervento di Palazzo degli elefanti. «Apprendiamo da segnalazioni di alcuni residenti nei pressi di piazza Manganelli, un’area che in realtà non sarebbe nemmeno interessata dalla visita istituzionale del ministro, che è stata sgomberata al fine di consentire ad Alfano di partecipare ad un party di inaugurazione di un ristorante». E prosegue Palazzo: «I residenti non essendo stati avvertiti in tempo utile, dal momento che i cartelli sono stati posti soltanto la mattina stessa della manifestazione, sono incorsi in multe e rimozioni delle proprie auto. Chiediamo pertanto all’amministrazione l’annullamento delle multe e il rimborso per le spese di rimozione sostenute dagli abitanti del centro avvertiti con preavviso di poche ore».

Carmen Valisano

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