Un vasto incendio si è sviluppato ieri pomeriggio intorno alle 17 sul monte Bonifato di Alcamo. Le fiamme, alimentate dal vento, in poco tempo si sono estese su più fronti e hanno messo in difficoltà i soccorritori. Sul posto diverse squadre del vigili del fuoco del locale distaccamento, gli uomini del Corpo forestale con il supporto della Croce Rossa Italiana e dell’associazione di Protezione Civile locale Fire Rescue. Nonostante l’intervento di spegnimento durato per tutta la notte, questa mattina l’incendio è ripartito sul versante est, in contrada Tre Noci, nella zona bassa del monte. In azione anche i canadair.
La zona interessata dalle fiamme è vicina a quella della riserva già devastata nel 2012 da un altro rogo. Ieri, canadair e personale a terra hanno evitato che l’incendio si propagasse anche nella zona abitata, in quella degli scavi archeologici e in cima, dove sono presenti diverse antenne, oltre al Santuario di Maria Santissima Dell’Alto. Al momento sono ancora da accertare le cause che hanno generato l’ennesimo danno ambientale sul monte Bonifato, ma si fa strada la pista dei piromani.
Il presidio di Libera Alcamo, da anni impegnato con iniziative sociali sul monte, ha invitato le istituzioni e i cittadini a porre la massima attenzione e cura ai beni comuni presenti sul nostro territorio. «La questione degli incendi sul Monte Bonifato, ma anche su altri luoghi limitrofi, come lo Zingaro e il Monte Inici, è una piaga costante che si ripete anno dopo anno nei nostri territori – dichiara il referente Marcello Contento a MeridioNews – In previsione della stagione estiva, la più pericolosa da questo punto di vista, chiediamo alle istituzioni locali di prendere tutte le misure preventive necessarie (viali parafuoco, vigilanza ecc…) in modo da evitare il peggio. Inoltre, siamo consapevoli che non possono bastare solamente delle misure preventive ma occorre fare prevenzione culturale tra i cittadini per riscoprire la bellezza dei beni comuni. Vedere in fiamme il Monte Bonifato è un pugno allo stomaco».
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