«La lotta che il movimento No Muos conduce a livello locale, è una lotta che svolge per conto di noi tutti e tutte noi che ci vogliamo difendere dalle crescenti missioni militari». Con questa motivazione i giurati del premio Aachen Friedenspreis hanno voluto assegnare «il più ambito riconoscimento europeo per la pace» agli attivisti che si battono contro le parabole dell’impianto statunitense di Niscemi e per la tutela del bosco della Sughereta.
L’annuncio è stato dato ieri sera, nel corso della consueta conferenza stampa ad Aachen. Il premio si assegna dal 1988 in Aquisgrana e prevede due sezioni: una interna alla Germania e l’altra Internazionale, e valuta l’impegno dal basso di individui o gruppi per la collaborazione e per la pace tra popoli. La cerimonia di premiazione (verranno dati mille euro) è prevista il prossimo primo settembre.
«Il movimento No Muos – si legge nelle motivazioni del premio – è un movimento siciliano contro il militarismo, che lotta per una smilitarizzazione della Sicilia con le sue numerose basi Usa e Nato e soprattutto per una chiusura delle installazioni radar e dei trasmettitori del nuovo sistema di comunicazione satellitare Mobile User Objective System. I No Muos si battono contro il sistema di comunicazione satellitare poiché minaccia, con le sue tecnologie di sorveglianza e di esplorazione, la pace, l’ambiente e la salute della popolazione locale. Il movimento ha un sostegno ampio tra la popolazione locale e organizza numerose proteste contro le strutture militari degli Stati Uniti, della Nato e italiane usate in operazioni belliche e nella politica migratoria mortale dell’Ue».
I giurati sottolineano anche l’impegno generale del movimento «per la pace e l’intesa fra i popoli, volendo il Mediterraneo come spazio vivo e fluido di scambio. Il movimento – scrivono – organizza regolarmente manifestazioni, raduni, blocchi stradali, scioperi, campagne d’informazione ed atti di disobbedienza civile». E fanno riferimento alla «preoccupazione per la loro salute e la sopravvivenza della famosa Sughereta di Niscemi».
Quindi le motivazioni del premio si soffermano sulle difficoltà che vive adesso il movimento e sulla repressione che colpisce gli attivisti. «Quest’anno, 2017, i No Muos si sono anche confrontati con numerose sfide: dalla fine del 2016, il Muos è operativo, anche se il giudizio di Caltagirone per la costruzione illegale è ancora in corso. Finora sono stati annunciate cause contro più di 126 attivisti e attiviste per l’anno 2017 e i costi finanziari che si sono accumulati nel corso del tempo impediscono attualmente l’ulteriore sviluppo del movimento. L’attenzione del pubblico, il riconoscimento e la solidarietà saranno un aiuto per il movimento per far fronte alla crescente repressione statale e per continuare con coraggio a promuovere una smilitarizzazione della Sicilia e del Mediterraneo. Il Movimento No Muos ha infatti bisogno di solidarietà e del pubblico internazionale».
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