Il nome è forse ingeneroso: Insieme X gioco. Sì, perché dietro la determinazione di 14 mamme agrigentine, che hanno regalato alla città di Agrigento un parco giochi nuovo e aperto anche alle disabilità, c’è di certo poco di ludico e, molto, di civico. Lo spirito, comunque, è lieve. Perché, alla fine, non c’è nessuno che è più serio di un bambino che gioca.
«L’idea di metterci a raccogliere le somme è nata sei mesi fa – spiega una delle componenti dell’associazione, Cristina Zicari – semplicemente dal bisogno. In quella zona, frequentatissima sopratutto d’estate fino a pochi mesi fa esisteva un parco giochi in pessime condizioni che era stato dismesso dal Comune in seguito al ferimento di un bambino».
Così le mamme si sono rimboccate le maniche e hanno iniziato a raccogliere i fondi, grazie ad iniziative pubbliche o, semplicemente, grazie alla buona volontà di privati e sponsor. «Il risultato che siamo riusciti a realizzare – continua Zicari – è stato più bello del sogno che avevamo in mente, dato che abbiamo raccolto ben 35mila euro, somma superiore al preventivato. Fondi in più che ci hanno consentito di creare anche un campetto da basket e rimettere a nuovo il campo di calcetto comunale, da anni in disuso».
E se i contributi dei privati hanno coperto le somme per l’acquisto dei beni in sé e dei materiali (alla fine sono stati installati una cosiddetta pentaltalena, con una seduta per carrozzina, una struttura polifunzionale chiamata Oceanojungla e due giostre girevoli delle quali una adatta a bambini su sedia a rotelle, l’unica presente in città) al Comune di Agrigento è spettato garantire almeno le spese di assemblaggio e la certificazione delle strutture. L’impegno delle mamme di InsiemeXgioco, tuttavia, è stato anche molto concreto: fino alle 22 di sabato, famiglie e semplici cittadini erano tutti impegnati a verniciare, ripulire e ultimare i dettagli del parco giochi La Piccola isola dei giganti per riuscire a consegnarlo alla cittadinanza l’otto maggio, festa della mamma. «Mentre eravamo impegnati a lavorare – racconta ancora Graceffa – c’era gente di passaggio che si è messa al nostro fianco a dare una mano. Insomma, c’è tanta voglia di spendersi per una città più normale».
Qualche polemica, molto limitata, comunque si è registrata. In particolare l’accusa, rivolta all’associazione soprattutto sui social, di avere un colore politico vicino all’amministrazione in carica. «Noi ci siamo impegnate assolutamente per essere apolitiche e apartitiche – smentisce Zicari -. Certo, dobbiamo ringraziare il sindaco per la disponibilità, perché la scorsa amministrazione non ci era venuta in aiuto in nessun modo, ma la nostra attività è lontana da qualunque coloritura».
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