Insegnanti di sostegno per i bambini disabili e sorveglianza e assistenza per gli utenti della scuola dell’infanzia comunale paritaria per l’anno accademico 2019/2020. Sono questi i servizi assegnati con un provvedimento della direzione Pubblica istruzione del Comune di Catania all’Ati Esperia 2000/Delfino/Fenice. La stessa associazione temporanea di imprese che ha già gestito questo stesso servizio negli anni precedenti.
Un passo avanti importante, dopo un inizio dell’anno stentato in cui le classi erano rimaste a lungo vuote, senza bambini, per colpa della situazione di dissesto dell’ente comunale etneo. Le prime vittime erano state proprio le ausiliarie delle cooperative sociali, figure indispensabili di sostegno alle maestre nei loro compiti (e che, inoltre, si occupano anche di preparare i pasti, lavare i bambini, ordinare le classi). Era la fine dell’estate quando avevano ricevuto una lettera di licenziamento da parte del consorzio che le gestiva «a causa del cessato appalto». Da lì erano cominciate anche le proteste di alcune delle ausiliarie che, per mesi sono rimaste senza stipendi.
La promessa di «aprire il servizio» di nuovo, nonostante qualche mese di ritardo, è stata mantenuta. Trovati i fondi, sono state bandite le nuove gare d’appalto aggiudicate dall’Ati per un totale complessivo di 373.630,47 euro: 135.830,72 euro (a fronte della somma di 304.817,68 euro che era stata prenotata per il servizio) per garantire l’insegnamento ai bambini disabili e 237.799,75 euro (con un ribasso di oltre il 50 per cento rispetto ai 526.316,56 euro che erano stati resi disponibili) per sorveglianza e assistenza degli alunni per il periodo che va da gennaio a giugno del 2020.
Per entrambi i servizi si tratta di «un’aggiudicazione definitiva non efficace», come viene precisato nel provvedimento pubblicato oggi sul sito del Comune di Catania. Sarebbe a dire che le attività sono garantite anche mentre si aspetta di completare le verifiche sulla documentazione prodotta dall’associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata il bando di gara.
L’associazione temporanea d’imprese risultata vincitrice ha battuto la cooperativa sociale Orsa maggiore con sede ad Aci Catena, unica altra realtà ad avere partecipato, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
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